Il bar sotto il mare (1987)

24 racconti da bar

Titolo: Il bar sotto il mare

Anno di pubblicazione: 1987

Edizione: Feltrinelli - Universale Economica n.1077

Pag.: 198

Prezzo: Lire 11000

Finito il: 26/11/2009

Vantaggi: Una raccolta di racconti di generi vari, divertenti e ben scritti. Molto originali.

Svantaggi: Nessuno

Stefano Benni (Bologna, 1947) e' uno scrittore che non avevo ancora letto, anche se avevo gia' visto i suoi libri in varie librerie senza mai che mi attirassero veramente. Alla fine pero' ho potuto colmare la mia grave lacuna grazie ad una cara amica.

Un giorno mi ha chiesto se avevo mai letto qualcosa di Stefano Benni. Alla mia risposta negativa mi ha risposto che me li avrebbe prestati perche' li aveva tutti e le piacevano molto.

"Portami quello che ti e' piaciuto di piu'", le ho risposto io. E una mattina e' arrivata con "Il bar sotto il mare", edito dalla Feltrinelli (Universale Economica n.1077) e con il prezzo ancora in lire (L.11000).

La copertina scura e molto rovinata (per le tante riletture del libro fatte dalla mia amica, ulteriore sintomo della sua bonta') raffigura 23 personaggi piu' o meno ben visibili. Uno e' un uomo invisibile e per questo ... invisibile. Uno e' una pulce su un cane, invisibile per le sue dimensioni (gia' il cane, nero di pelo, si vede poco). Ed infine uno e' una sirena di cui si nota solo la coda in un angolo.

Ma se si apre il libro, si trova un disegno con i contorni dei vari personaggi, numerati e identificati nella didascalia sottostante.

Alcuni dei personaggi visibili hanno fattezze riconoscibili, ma non fatevi ingannare, nessuno e' un personaggio famoso. Quindi il baffetto con il mantello non e' Edgar Allan Poe, ne' la bionda in rosso e' Marilyn Monroe. E nemmeno l'occhialuto scuro in prima fila e' John Belushi. Pero' i racconti a loro associati, per il modo in cui sono scritti, ricordano il personaggio famoso a cui somigliano. Un caso?

I personaggi comunque non sono 23 ma 24.

C'e' il protagonista, che aiuta a dare il la alla serie di racconti del libro.

Il protagonista, di cui non sappiano nulla ma che potrebbe essere benissimo lo stesso Benni, si trova una notte al porto e segue uno strano vecchietto ben vestito e con una gardenia all'occhiello. L'uomo arriva in fondo al molo e si tuffa. Il protagonista, pensando di doverlo salvare, lo segue e si trova all'ingresso di un bar. Entrato, vi trova i 23 narratori di storie.

E che storie!

Vorrei raccontarvi qualcosa di queste storie, ma alcune sono talmente brevi che sarebbe il modo migliore per rovinarvi la loro lettura.

Posso dirvi pero' che Benni spazia tra tanti generi: si passa dai racconti assurdi e divertenti (soprattutto quelli dei narratori originari di un paesino chiamato Sompazzo, nome che e' tutto un programma) a racconti gialli, d'avventura e anche horror o di fantascienza. Tutti pero' sono originali e mai banali. E tutti sono molto ben scritti e con una vena ironica che fa sorridere anche davanti alla tragedia (ad esempio il racconto dell'uomo invisibile). Un occhio di riguardo bisogna averlo per il racconto del cane nero, molto sottile nella sua interpretazione, soprattutto nel finale.

Finalmente ho scoperto Benni e mi e' piaciuto.

Quindi mi "tocchera'" continuare a scoprire i suoi libri. Tanto ho un'amica che mi sapra' indirizzare verso i suoi libri migliori!

Concludo consigliando quindi questo bravo scrittore.

Sa come catturare il lettore. Di solito le raccolte di racconti non mi piacciono. Ma esistono le eccezioni, come Benni, oppure Mauro Corona o anche Andrea Camilleri. E non dimentichiamoci Maria Pia Carella.

Buona lettura a tutti!