Un covo di vipere (2013)

Trama intuibile ma sempre godibile

Titolo: Un covo di vipere

Anno di pubblicazione: 2013

Edizione: Sellerio

Pag.: 304

Prezzo: Euro 14.00

Finito il: 09/06/2013

Vantaggi: Romanzo giallo con i soliti personaggi apprezzabili

Svantaggi: Trama intuibile

Come capita ad ogni primavera, anche quest'anno ecco arrivare in libreria una nuova avventura del commissario Montalbano, personaggio stra-noto, sia letterariamente che televisivamente, inventato da Andrea Camilleri.

Per me e' sempre un piacere immergermi nelle atmosfere solari dell'immaginaria Vigata nella fantasiosa (ma nemmeno troppo) provincia di Montelusa.

E' un "amore" nato per caso grazie ad un'amica (anche un ottimo modo per ricordarmi di lei), e che non sembra esaurirsi, nonostante gli alti e bassi delle storie scritte da Camilleri.

Il nuovo libro si intitola "Un covo di vipere", edito dalla solita Sellerio, e gia' il titolo si rivela illuminante.

Un accenno di trama

Come al solito, Montalbano inizia da un sogno, strano, e questa volta... artistico.

Ma prosegue con l'indagine su un omicidio. Il morto e' Cosimo Barletta, ragioniere con un passato e un presente non proprio idilliaci.

I sospetti possono essere tanti, visti i trascorsi della vittima, e per Montalbano tanti moventi sono comprensibili e perfino accettabili.

Ma ci sono altre verita' nascoste che devono venire alla luce...

... e lascio a voi scoprire il resto.

Le mie considerazioni

Mi piace il modo di scrivere di Camilleri, questo mix tra siciliano e italiano, apparentemente inestricabile ma stranamente comprensibile. Ha in se' una nota poetica.

I personaggi principali ci sono tutti e sono ormai noti: incontrarli e' come un ritorno in famiglia o una rimpatriata con vecchi e apprezzati compagni di vita.

Il mio preferito, dopo Montalbano, rimane Catarella, anche se questa volta la sua figura rimane un po' a margine. E poi c'e' Fazio, Augello, il 'signori 'e questori" e il pm Tommaseo con la sua passione/mania per gli intrighi torbidi. E ovviamente l'amore/odio tra Montalbano e il Dr. Pasquano. Confonderli con i rispettivi personaggi tv e' facile, troppo facile oramai.

La trama, seppure piacevole, e' decisamente intuibile, tanto che mi pare strano che Montalbano non ci arrivi prima. Probabilmente la vecchiaia gli sta facendo dei brutti scherzi.

Non voglio aggiungere altro, il libro si legge in poche ore e dire di piu' lo rovinerebbe. A me e' piaciuto abbastanza, ma a causa della lentezza di Montalbano ad intuire il finale non posso concedergli un voto pieno.

Buona lettura a tutti!