Sette giorni per l'eternita' (2003)

Una storia d'amore tra Bene e Male

Titolo italiano: Sette giorni per l'eternita'

Titolo originale: Sept jours pour une éternité

Anno di pubblicazione: 2003

Edizione: TEA

Pag.: 215

Prezzo: Euro 7.50

Finito il: 02/07/2006

Vantaggi: Un romanzo d'amore con protagonisti d'eccezione e fuori dai soliti schemi

Svantaggi: Non e' all'altezza dei romanzi precedenti di Levy

Un giorno stavo girovagando in una delle mie solite librerie nel centro di Torino alla ricerca del secondo libro della saga di Anita Blake, cacciatrice di vampiri, scritto da Laurell K. Hamilton, quando mi sono imbattuto in questo "Sette giorni per l'eternita'" di Marc Levy. Dopo aver letto "Se solo fosse vero" e "Dove sei?", l'ho preso immediatamente. Anche se il secondo non mi aveva convinto quanto il primo (di cui ho visto anche il bellissimo film con Reese Witherspoon e Mark Ruffalo uscito nel 2005), dopo aver letto il riassunto della trama riportata sul retro della copertina, l'ho subito comprato.

Per la cronaca, il libro che cercavo della Hamilton e' uscito solo da pochi mesi, mentre altri libri della serie di Anita Blake si trovano gia' in edizione tascabile, tanto per ripetere cio' che succede fin troppo spesso nelle pubblicazioni italiane. Perche' non si riesce a rispettare la cronologia di una serie? Quindi mi tocchera' aspettare per avere l'edizione tascabile.

Ma torniamo a "Sette giorni per l'eternita'".

Narra l'ennesima storia d'amore, anche se questa volta i protagonisti sono personaggi assolutamente d'eccezione: un angelo e un diavolo.

Dio e Lucifero si lanciano una nuova sfida, o scommessa:

"Per sette giorni invieremo tra gli uomini colui o colei che consideriamo i migliori tra i nostri rispettivi agenti. Colui che riuscira' a traghettare l'umanita' verso il bene o il male portera' la vittoria alla sua parte, preludio all'unione delle nostre istituzioni. Al vincitore sara' rimesso il potere di amministrare il mondo"

L'area scelta per lo scontro tra Bene e Male e' San Francisco, citta' in cui si trova il palazzo che ospita gli uffici delle due organizzazioni. Certo perche' nel libro entrambe sono viste come due tipiche compagnie commerciali, con tanto di uffici, reception e guardiani. E ovviamente uffici dei presidenti all'attico. Tanto per fare un esempio, la societa' gestita da Dio si chiama CIA, cioe' Centrale dell'Intelligence degli Angeli.

I due sfidanti sono Lucas e Zofia.

Zofia e' un angelo e una ragazza, che "lavora" come agente della sicurezza nel porto di San Francisco (quindi "gioca in casa") e segue contemporaneamente alcuni casi disperati della citta' (bambini malati, ex tossicodipendenti, senzatetto). Zofia e' una creatura ovviamente bellissima, che non sente il bisogno di mangiare e non ha poteri particolari ne' ali che le permettono di volare (a parte quelle tatuate su una spalla). Se non fosse per la sua natura angelica, potrebbe essere benissimo scambiata per una di quelle persone assolutamente normali che sono impegnate nel volontariato. Ma forse anche queste sono degli angeli sotto mentite spoglie.

Lucas invece e' un demone e un uomo. "Diabolicamente" astuto, tenebroso e affascinante, nasconde in se' tutti i possibili vizi dell'umanita' (mangia fino a strafogarsi, ruba continuamente auto che poi lancia nelle acque del porto perche' adora vedere le bolle d'aria esplodere in superficie e tanti altri peccatucci) e un potere che non si fa scrupolo di usare. La sua zona d'azione e' New York, ma viene richiamato a San Francisco per affrontare la sfida, dove trova un terreno fertile per sferrare i suoi tiri mancini.

In un primo momento tutto sembra procedere senza problemi, ma poi qualcosa cambia. Infatti i due contendenti si incontrano/scontrano senza nemmeno conoscere la vera identita' dell'avversario. E la "natura" ci mette lo zampino: una ragazza bellissima, un uomo affascinante; gli opposti di solito si attraggono e anche questa volta succede, dando alla sfida una svolta assolutamente imprevedibile.

A voi scoprire il finale.

Marc Levy ha dato vita ad un'altra delle sue storie speciali, anche se questa volta e' risultato meno incisivo del solito, soprattutto all'inizio, ma anche un po' alla fine (lascia alcuni dubbi irrisolti).

A parte il fatto di aver reso Dio e Lucifero fin troppo umani (Dio lascia il mondo al suo destino quando assiste al suo spettacolo preferito, cioe' il lancio di un razzo nello spazio, per non parlare poi di come si comporta nel finale insieme al suo antagonista), ho trovato i due sfidanti troppo "normali". Come e' possibile che un angelo e un diavolo non riconoscano la natura dell'altro quando si incontrano?

Forse e' solo colpa mia: mi aspettavo qualcosa di piu' e non l'ho trovato.

A parte queste peculiarita' della storia, il modo in cui viene raccontata risulta confuso in alcuni punti, anche se non so se questo e' da imputarsi allo scrittore oppure alla traduzione ad opera di Benedetta Pagni Frette.

Prima di concludere, pero', voglio riportare un brano che mi e' piaciuto, tratto da una conversazione tra Zofia e Jules, un senzatetto:

"Non esiste un bene immenso che si possa fare vedere, Zofia, semplicemente perche', a differenza del male, il bene e' invisibile. Non si puo' calcolare, ne' si puo' raccontare senza togliergli eleganza e senso. Il bene e' fatto da un'infinita quantita' di piccole azioni, che, una dopo l'altra, forse un giorno, riusciranno a cambiare il mondo. [] L'apice del male di cui ognuno ha paura non e' altro che la fine del mondo, ma sembra che tutti ignorino che l'apice del bene ha gia' avuto luogo... il giorno della Creazione."

E subito dopo parla del modo migliore per fare il bene, un modo semplice che non richiede sforzi particolari ma che racchiude in se' una forza estrema: scambiarsi un sorriso. Questo mi ha fatto tornare in mente l'opinione scritta un po' di tempo fa su questo argomento. Che strana coincidenza, vero?

Concludendo, vi consiglio questo libro per le sue perle di saggezza e bonta' sparse qua e la' e per la storia d'amore tutta particolare che racconta. Avra' delle piccole pecche ogni tanto, ma anche il mondo non e' perfetto, no?

Buona lettura a tutti!