La colpa (2012)

Quando ti e' impedito di essere bambino...

Titolo: La colpa

Anno di pubblicazione: 2012

Edizione: Newton Compton

Pag.: 242

Prezzo: Euro 5.90

Finito il: 01/05/2013

Vantaggi: Romanzo a tinte fantastiche scritto in modo originale. Trama interessante

Svantaggi: In fondo nessuno

Secondo romanzo di Lorenza Ghinelli, "La colpa" e' uscito nel 2012 edito dalla Newton Compton, la stessa casa che ha pubblicato nel 2011 "Il Divoratore".

Nata a Cesena nel 1981, Lorenza Ghinelli vive a Santarcangelo ed e' laureata in Scienze della Formazione con un Master in tecniche della narrazione conseguito alla Scuola Holden di Torino. "La colpa", finalista al Premio Strega 2012, e' il suo secondo libro che leggo e mi ha colpito per vari motivi.

Un accenno di trama

Primavera 1999.

Estefan e Martino sono compagni di classe e grandi amici. Forse non si sono cercati, ma sicuramente si sono trovati e compresi.

Estefan ha diciannove anni, Martino solo diciotto.

Estefan ha una famiglia distante, che si accorge di lui solo per rimproverarlo delle cose negative che combina. Martino ha una famiglia inconsapevole di quel che gli e' capitato il giorno del suo ottavo compleanno.

Estefan si estranea dal mondo quando vede scritte nere. Martino diventa di pietra quando sente i Clash.

E poi c'e' Greta, dieci anni. Orfana, vive con il nonno.

Cosa unisce questi tre ragazzi? A voi scoprirlo.

Le mie considerazioni

Lorenza Ghinelli usa per questo libro un linguaggio originale e diretto, senza giri di parole. Le piace andare dritta al punto e taglia la realta' mostrando tutte le sfaccettature, anche quelle che solitamente non ci piace vedere. Ci presenta i suoi personaggi in modo semplice, facendoli scoprire poco per volta.

Per Estefan si rifa' ad un linguaggio alla Stephen King e il romanzo appare a tinte horror, quasi un mondo simile a quello della serie "La Torre Nera" del Re. Ma la realta' e' ben diversa, piu' concreta ma anche piu' brutta. Perche' i mondi alternativi spesso sono utili per fuggire da una vita che presenta troppi problemi e troppa solitudine.

Per Martino il mistero dura poco e si capisce subito qual e' il suo incubo.

Per Greta invece l'incubo deve ancora arrivare.

Tre ragazzi come tanti, che superficialmente si potrebbero classificare negativamente. E invece hanno lati riabilitanti.

Il romanzo della Ghinelli alla fine mi e' piaciuto. Inizialmente non riuscivo a capire dove volesse andare a parare. Pensavo si trattasse del solito fantasy-horror. Invece si e' rivelato qualcosa di meno fantasy ma forse piu' horror nella realta' che lo avvolge. Il linguaggio diretto aiuta, come pennellate di colore date con ferocia su una tela gia' imbrattata di ricordi.

Concludo consigliando questa lettura. Io rimango in attesa della prossima opera.

Buona lettura a tutti!