La taverna delle ombre (2000)

Un nuovo personaggio per Candace

Titolo italiano: La taverna delle ombre

Titolo originale: A Trust Betrayed

Anno di pubblicazione: 2000

Edizione: PiEmme

Pag.: 286

Prezzo: Euro 10.00

Finito il: 10/06/2008

Vantaggi: Giallo storico scritto bene e una buona ambientazione.

Svantaggi: Nessuno

Candace Robb e' una scrittrice nota in Italia fino a questo momento per i romanzi gialli ambientati nel Medioevo a York con protagonista principale Owen Archer, ex arciere con un occhio cieco.

Nel 2006 e' arrivato in Italia il primo episodio di una nuova serie ambientata circa un secolo prima in Scozia e con una nuova protagonista, Margaret Kerr. Edito sempre dalla PiEmme e venduto a 10 euro nell'edizione tascabile, il nuovo libro appartiene allo stesso genere dei precedenti. E ha piu' o meno le stesse caratteristiche.

Ma vediamo prima di cosa parla.

Un accenno di trama

Siamo nel 1297.

Margaret Kerr abita nel nord della Scozia, in attesa del ritorno del marito Roger, un mercante che manca da casa da diversi mesi. Un cugino, Jack, parte alla sua ricerca, ma viene trovato assassinato a Edimburgo. Perche' e' stato ucciso? E la sua morte e' legata a Roger?

Margaret e' decisa a scoprirlo. Per questa ragione, va ad abitare nella taverna dello zio Murdoch a Edimburgo e inizia a fare domande.

Lo zio, da sempre il preferito di Margaret per il suo carattere amabile, e' scontroso e non vede di buon occhio la presenza della nipote in citta', soprattutto durante i disordini dovuti alla presenza in Scozia del re di Inghilterra e i segni di rivolta degli scozzesi verso questa dominazione che molti vedono come un'invasione.

Riuscira' Margaret a scoprire chi ha ucciso Jack e che fine ha fatto Roger?

A voi scoprirlo.

Le mie considerazioni

1297, cioe' tredicesimo secolo.

Tanto per dare un riferimento a tutti coloro che non sono ferrati in storia, e' il periodo in cui fa la sua comparsa in Scozia William Wallace, portato sul grande schermo da Mel Gibson nell'intenso "Braveheart".

Tranquilli, non sono un cosi' grande cultore di storia. Semplicemente compare la sua figura nel libro di Candace Robb, ma rimane sempre sullo sfondo della trama, insieme a Robert Bruce e altri grandi personaggi storici realmente esistiti.

Tanto per non deludere i suoi lettori, Candace Robb ha sfornato nuovamente un buon libro giallo medievale. L'ambientazione, per quanto posso capirne da dilettante di storia, e' molto buona e si sente per tutta la trama la pesantezza del dominio inglese che incombe sull'orgogliosa Scozia, divisa tra opposte fazioni.

Edimburgo, citta' in cui si muove la nostra eroina Margaret, non e' un posto facile in cui vivere.

Da una parte ci sono i soldati inglesi visti come invasori e nemici: chi parla con loro, viene etichettato e guardato con diffidenza.

Dall'altra ci sono gli scozzesi che sognano la rivincita e l'indipendenza. E in mezzo ci sono le persone che non appartengono ad alcuna fazione e che devono barcamenarsi come possono per non incorrere nelle ire dei due fronti.

In questo ambiente si muove Margaret, una figura ancora piu' problematica, in quanto donna e quindi ritenuta inferiore rispetto agli uomini. Eppure, nonostante questo grande handicap, Margaret riesce a fare le sue indagini, tra malintesi, sospetti e violenze.

Per chi ama il giallo storico, e quello medievale in particolare, come ad esempio me, trovera' in questo libro tutti gli aspetti essenziali di questo genere e ne rimarra' soddisfatto. A me e' piaciuto. Si legge velocemente con le sue appena 286 pagine.

L'aspetto essenziale di questo genere e' che spariscono le analisi di laboratorio che stanno alla base dei libri della Reichs o della Cornwell e si torna alla riflessione. L'investigatore di turno (in questo caso una donna) fa un lavoro soprattutto di gambe (seguendo i sospetti da un capo all'altro della citta') e di testa (mettendo insieme i pezzi del puzzle ottenuti chiacchierando/interrogando i testimoni).

In questo caso pero' Margaret non e' investita di alcuna autorita', come invece lo era Owen Archer. E' una donna qualunque, che si barcamena come puo' alla ricerca delle risposte alle sue domande, risposte che arrivano quasi per caso ma che solo una mente attenta sa come gestire e porre nella giusta luce.

Concludendo, credo si tratti di un buon libro che consiglio agli amanti del genere.

Buona lettura a tutti!