Narcissus (2001)

Maledizioni ed evoluzioni di Anita Blake

Gia' pubblicato in: http://www.ciao.it/Narcissus_Laurell_K_Hamilton__Opinione_1331612

Titolo italiano: Narcissus

Titolo originale: Narcissus in Chains

Anno di pubblicazione: 2001

Edizione: Nord(2010), TEA (2011)

Pag.: 652

Prezzo: Euro 10.00

Finito il: 21/08/2011

Vantaggi: Romanzo thriller-horror-fantastico con personaggi ben caratterizzati

Svantaggi: Il decimo di una serie. Sesso molto presente, non adatto ai ragazzi

"Un tempo ero convinta di saper distinguere tra cio' che e' morto e cio' che non lo e'. Ora so che il confine non e' poi cosi' netto"

dice Anita Blake. La frase e' riportata sulla copertina del libro "Narcissus" (titolo originale "Narcissus in Chains") edito dalla TEA. Scritto da Laurell K. Hamilton nel 2001, e' arrivato in Italia solo nel 2010 pubblicato dalla Nord. La versione TEA e' quella tascabile, anche se di tascabile, con le sue 652 pagine, ha ben poco.

E' stata una delle mie letture estive e mi ha accompagnato per circa una settimana, frammezzato ad altre attivita'.

Prima di dare il mio giudizio, sarebbe meglio presentare Anita Blake.

Ho gia' parlato spesso di lei in passato. Questa infatti e' la sua decima avventura narrata dalla Hamilton, quindi i miei lettori piu' affezionati dovrebbero ormai conoscerla. Per tutti gli altri faro' un veloce riassunto.

Anita Blake, non ancora trentenne, e' una ragazza di St.Louis, alta poco meno di un metro e sessanta (la Hamilton ha una preferenza per protagoniste cosi' basse, basti ricordare anche Meredith NicEssus a cui ha dedicato un'altra serie), capelli lunghi e neri, apparentemente fragile e indifesa. Eppure nel suo mondo e' una risvegliante e una cacciatrice di vampiri ufficialmente autorizzata, nonche' una negromante e parte di un triumvirato formato da un vampiro (Jean-Claude, Master della Citta') e da un licantropo (Richard, Ulfric, cioe' capo, di un clan di lupi mannari) e, per esagerare un po', e' anche Nimir-ra di un gruppo di pantere mannare. Per capire meglio il mondo di Anita bisogna fare una piccola premessa: la sua realta' e' del tutto simile alla nostra, con la piccola differenza che li' i "mostri" sono riconosciuti dalla legge: vampiri, licantropi e quant'altro hanno i loro diritti e non possono essere uccisi "impunemente".

Ho usato il termine "mostri" in modo improprio, visti i racconti della Hamilton dove a volte i veri mostri sono esseri umani del tutto normali, spesso spinti da pregiudizi.

Per quanto riguarda il termine "risvegliante", questo significa che Anita (e altri come lei) ha il potere di riportare in vita i morti sotto forma di zombie, ma di solito viene fatto solo a scopo legale: per esempio per ottenere testimonianze per un processo o per un testamento. Certo, ci sono poi violazioni a queste regole, ma l'uso della magia a scopi criminali comporta una condanna a morte della persona che l'ha utilizzata.

Per indagare su questi nuovi soggetti della societa' a St.Louis e' stata creata una squadra speciale denominata Regional Preternatural Investigation Team (RPIT, pronunciata "rip-it", cioe' squarcialo) con cui Anita collabora spesso.

Tornando al libro, come spesso succede, il titolo originale e' legato al nome di un locale. In questo caso si tratta del "Narcissus in Chains", diretto da Narciso, il capo delle iene mannare della citta' di St.Louis. Visto il nome del locale ("Chains" in inglese significa "catene"), e' facile intuire che si tratta di un locale dove si pratica il sado-maso. Frequentato per la maggior parte da licantropi, e' il posto dove viene attirata Anita all'inizio del libro: alcuni suoi amici sono stati presi prigionieri da nuovi "cattivi" ed Anita, quando si tratta di amici, non si tira mai indietro e fa tutto quanto e' necessario per liberarli oppure per vendicarli.

Per poter affrontare in modo piu' paritario i nuovi "cattivi", Anita deve ripristinare i legami (marchi) con Jean-Claude e Richard, interrotti nei capitoli precedenti della serie. Questo comporta purtroppo una nuova serie di problemi che accompagneranno Anita per tutto il libro, fino allo scontro finale con il "super-cattivo" di questa avventura.

Non voglio dirvi di piu' della storia. E vi sconsiglio di leggere il riassunto della trama, che secondo me rivela troppo.

Detto questo, passiamo alle mie considerazioni.

Il libro mi e' piaciuto perche' continua a mantenere la giusta dose di avventura e adrenalina gia' presente nei libri precedenti. Il genere e' un misto di thriller, fantastico e horror, come il resto della serie. Un buon mix per gli amanti di questi tre generi.

C'e' pero' un'aggiunta, o meglio, l'accentuazione del lato sessuale della storia con l'arrivo della maledizione che caratterizza Jean-Claude, chiamata ardeur, che costringe chi ne e' afflitto a nutrire la sua fame sessuale. Non sempre cio' comporta rapporti sessuali completi, ma il livello di alcune "scene" mi porta comunque a consigliare questa lettura solo ad un pubblico adulto.

Forse queste 652 pagine potevano essere ridotte riassumendo alcune parti del racconto, ma non potrei indicare quali perche' ognuna contiene informazioni interessanti sulla nuova Anita o sul passato degli altri personaggi.

Il finale poi mi sembra un po' semplicistico, ma nel complesso adeguato.

Non credo ci sia altro da dire su questo libro.

Concludo quindi consigliandone la lettura agli amanti dei generi thriller, fantastico e horror, e necessariamente adulti. Se non si ha ancora letto un libro della Hamilton, e' necessario iniziare dal primo, "Nodo di sangue", e andare poi nel giusto ordine di pubblicazione.

Buona lettura a tutti!