Agguato al passo del nibbio (1974)

Un western dai toni gialli

Titolo italiano: Agguato al passo del nibbio

Titolo originale: Breakheart Pass

Anno di pubblicazione: 1974

Edizione: Bompiani

Pag.: 196

Prezzo: Lire 4500

Finito il: 16/10/2006

Vantaggi: Un giallo ambientato nel lontano West di un bravo scrittore del passato.

Svantaggi: Nessuno

Penso che il nome di Alistair MacLean (1922 - 1987) sia noto a pochi. Qualcuno lo avra' sentito per la prima volta leggendo una delle mie passate opinioni, ma da qui ad associarlo a film come "I cannoni di Navarone" o "Dove osano le aquile" il passo e' lungo. Eppure quasi tutti hanno sentito parlare (se non visto in prima persona) i bellissimi film che portano questo nome. Ora vi svelo un piccolo segreto: questi film sono nati da due libri di MacLean scritti rispettivamente nel 1958 e nel 1969. E non sono i soli.

Confesso la mia ignoranza: anch'io non conoscevo questo scrittore scozzese nato nelle Highlands, insegnante di storia dell'arte e scrittore dal 1955 (con il suo primo "H.M.S.Ulysses"). Almeno fino a quando un collega non mi ha prestato alcuni dei suoi libri.

Quello che sto per recensire e' stato scritto nel 1974 ed e' il secondo che leggo.

Si intitola "Agguato al Passo del nibbio" ("Breakheart Pass" in originale) ed e' stato stampato dalla Bompiani nel 1975 al prezzo di 4500 lire. Vecchia edizione, eh? Si, in effetti il mio collega l'ha trovata girovagando tra le bancarelle dei mercatini dell'usato. Non so se e' stato ristampato negli ultimi anni, ma non avendolo visto in giro e' anche possibile che sia sparito dalla circolazione. Ed e' un peccato.

Ma veniamo alla trama del libro.

Ambientato nel 1873 nello stato del Nevada, parla di un treno carico di soldati in viaggio verso Fort Humboldt per soccorrere i loro compagni decimati, a quanto si sa, da un'epidemia di colera.

Sul treno sono presenti varie persone:

il colonnello Claremont, comandante della missione, duro e poco propenso a concedere comodita' alle sue truppe;

Fairchild, governatore del Nevada, che deve prendere visione della situazione al forte, accompagnato dalla nipote Marica, che e' anche figlia del colonnello Fairchild, comandante di Fort Humboldt;

il maggiore O'Brien, aiutante del governatore e sua "guardia del corpo";

Nathan Pierce, sceriffo federale aggregatosi per prendere in consegna un criminale imprigionato al forte e per scortare John Deakin, un presunto criminale con numerosi morti sulla coscienza e che viene catturato nei primi capitoli del libro, in modo apparentemente semplice, durante una partita di poker nella quale e' stato scoperto a barare.

A questi personaggi se ne aggiungono altri meno importanti, ma che fanno da contorno alla storia del viaggio. Un viaggio che parte male, visto che due ufficiali di cavalleria spariscono durante la sosta a Reese City, un tipico paesino del west americano con tante catapecchie e pochi abitanti malandati, in procinto di diventare una citta' fantasma come tante altre, abbandonate dopo l'esaurirsi della corsa all'oro.

Inoltre, poco dopo la partenza, il cavo del telegrafo sulla linea ferroviaria viene tagliato.

Ma cosa sta succedendo veramente? Perche' qualcuno cerca di sabotare una missione di soccorso? E chi e' veramente John Deakin?

Vi lascio con alcune delle domande che mi si sono affacciate alla mente all'inizio del libro.

MacLean costruisce la sua storia in modo perfetto e la soluzione si affaccia solo verso la fine, dando vita ad un tipico racconto western che non mi stupirebbe fosse stato riversato sul grande schermo. E infatti, alla fine del breve riassunto presente sul retro del libro c'e' scritto che da questo e' stato tratto nel 1975 il film "Io non credo a nessuno" (titolo originale "Heartbreak Pass"), diretto da Tom Gries e interpretato da Charles Bronson, Ben Johnson, Richard Crenna e Jill Ireland.

Lo scopro solo adesso, visto che cerco sempre di non leggere piu' di qualche riga di questi riassunti della trama. In alcuni casi mi hanno rivelato troppo della storia rovinandomela un po'.

Concludendo, il libro mi e' piaciuto. Mi e' piaciuto il mix di giallo e western ambientato su un treno perche' sono due generi interessanti. I personaggi sono ben costruiti e svelati al momento giusto. E' piacevole ritrovare la tipologia tipica dei vecchi film, con protagonisti duri e indomiti. Se riuscite ancora a trovare questo libro in giro, leggetelo!

Buona lettura a tutti!