Cell (2006)

Dal cellulare allo stato primordiale

Gia' pubblicato in: http://www.ciao.it/Cell_Stephen_King__Opinione_835605

Titolo italiano: Cell

Titolo originale: Cell

Anno di pubblicazione: 2006

Edizione: Sperling

Pag.: 506

Prezzo: Euro 6.00

Finito il: 17/05/2007

Vantaggi: Un'idea interessante di genere horror del maestro King. Buon racconto

Svantaggi: Nessuno

"E se un giorno dai cellulari uscisse un segnale che fa impazzire la gente?".

Questa dovrebbe essere, anche se probabilmente con parole un po' diverse, la domanda che si e' posto un giorno Stephen King, da molti (me compreso) considerato il maestro dell'horror.

Ho praticamente letto tutto cio' che ha sfornato. Be', no, ho ancora da leggere il suo ultimo romanzo che ancora non e' uscito in tascabile e cinque libri della serie "La torre nera", che, devo confessarlo, non mi intriga particolarmente. Ma prima o poi riusciro' a leggere anche quelli.

Da un mesetto circa e' uscito in formato tascabile il libro "Cell", arrivato in Italia nel 2006 edito dalla Sperling&Kupfer.

La domanda "E se..." e' alla base delle macchinazioni di King, almeno secondo quanto scrive nell'interessante "On Writing" che contiene alcune valide regole utili a chi vuole intraprendere la carriera di scrittore. Ma, si sa, le regole devono e possono anche essere violate, altrimenti la vita e lo scrivere diventerebbero estremamente noiosi.

Ma torniamo al libro e vediamo l'idea di partenza che sta alla base di tutto.

Ambientato ai giorni nostri, esattamente il primo ottobre alle ore 15.03, ci troviamo a Boston al fianco di Clayton Riddell, giovane e abile fumettista al settimo cielo. Nonostante i dubbi dell'ex moglie Sharon, finalmente e' riuscito a sfondare: ha appena terminato un colloquio con un importante editore che lo ha soddisfatto e i personaggi del suo fumetto sono stati accettati e presto saranno pubblicati.

Come puo' una giornata andare meglio di cosi'? Suo figlio Johnny sara' felice per lui e Clay non vede l'ora di tornare a casa, nella piccola Kent Pond, nel Maine (protagonista di tanti libri di King), per dare la notizia a suo figlio e a Sharon.

Finalmente ha sfondato!

Ma quando qualcosa va per il verso giusto, qualcos'altro deve andare per il verso sbagliato. E' una regola fissa di ogni romanzo. Per di piu' siamo in un libro di King e il verso sbagliato di solito porta i protagonisti ai confini dell'inferno, anche se Satana qui non ha ancora aperto il cancello. Ci manca poco, pero'.

Perche' alle 15.03 il mondo impazzisce. O almeno una sua parte.

Clay se ne accorge quando vede una donna in carriera, seria e professionale nel suo abito da ufficio, dopo aver parlato al cellulare, assalire l'omino dei gelati. E due ragazzine dietro di lei fanno lo stesso, una delle due con il cellulare ancora in mano.

Poco piu' avanti un uomo in giacca e cravatta stacca a morsi le orecchie ad un cane che fugge guaendo.

Il mondo e' impazzito e Clay non ci mette molto a capire che qualcosa e' arrivato attraverso i cellulari. Lui per fortuna non ce l'ha e deve iniziare a cercare un modo per salvarsi la vita, aiutato da un ometto tranquillo e azzimato di nome Tom McCourt. Tom possiede un cellulare, ma il gatto, quel benedetto gatto che abita con lui, quella mattina glielo ha inavvertitamente rotto.

Da quel momento la strana coppia formata da Clay e Tom, a cui si aggiunge poco dopo Alice, una ragazzina di circa quindici anni, deve stare attenta alle persone che incontra.

Clay ha un solo pensiero: tornare a casa per vedere come stanno Johnny e Sharon.

Lascio a voi scoprire il resto di questo racconto assolutamente alla King, con un finale assolutamente alla King.

Che dire di questo libro? A me e' piaciuto.

I tre personaggi principali sono Clay, Tom e Alice. Be', in realta' e' Clay il personaggio principale, gli altri sono semplici spalle perfette e ottimi compagni di viaggio. Ogni libro di King ha dei compagni di viaggio con cui il protagonista deve confrontarsi. Puo' trattarsi di un viaggio reale, come questo che porta i nostri eroi da Boston al Maine, oppure di un viaggio interiore.

Perche' quando il mondo impazzisce, tutto cio' che ci rimane sono gli amici. E in situazioni cosi' strane ed estreme, gli amici sono la cosa piu' preziosa che si possa avere.

Come si dice nel romanzo

"[...] la mente sa calcolare, ma [...] lo spirito si strugge e il cuore sa quel che sa."

Frase emblematica che riassume il tormento di Clay: sa che non ci sono molte speranze di ritrovare Johnny in buona salute, ma come padre non puo' smettere di crederlo, perche' se smette di farlo, la sua vita non ha piu' alcun senso.

Per quanto riguarda Stephen King, si e' gia' detto praticamente tutto su di lui e non voglio tediare inutilmente chi legge questa opinione. Il suo nome e' famoso in tutto il mondo e i suoi libri hanno venduto milioni di copie. Anche chi non legge lo conosce, grazie ai bellissimi film che ne hanno tratto (come ad esempio "Il miglio verde" o "Le ali della liberta'", due ottime pellicole con ottimi interpreti di cui consiglio caldamente la visione).

Per quanto riguarda questo libro, lo ritengo molto buono.

A me e' piaciuto.

Forse, ad essere completamente sinceri, non e' a livello dei primi "IT" o "Le notti di Salem" o "Shining" o altri ancora, ma si posiziona abbastanza in alto nella classifica. King e' finalmente tornato al genere che gli ha dato fama, l'horror. Forse la trama potrebbe far pensare a "L'ombra dello scorpione", che e' sicuramente meglio strutturato e anche piu' lungo, ma non credo che si possa comunque fare un paragone.

E' un tipico racconto alla King, con il suo linguaggio diretto e senza giri di parole, a volte un po' volgare, ma senza esagerare. Prende spunto dalla realta' facendosi quella benedetta domanda "E se...?" e rivolgendola verso quell'aggeggino che ormai da diversi anni e' diventato tanto comune nella nostra vita da credere di non poterne piu' fare a meno: il cellulare.

Chi non ne possiede uno, ormai? Oppure due o anche tre?

Fino a pochi anni fa se si incontrava una persona per strada che parlava da sola, la si prendeva per pazza. Ora e' diventata una cosa normale, basta osservare se in mano ha quell'aggeggino elettronico oppure se c'e' un cavo che parte dall'orecchio. Devo confessare che mi fa ancora un certo effetto ritrovarmi al fianco una persona che sembra parlare al nulla. Ma come ci insegna la vita, a tutto prima o poi ci si fa l'abitudine.

E se da quel cellulare che portate in tasca un giorno venisse fuori un qualcosa di cosi' pericoloso da far impazzire la gente? King ha centrato un punto interessante, vero?

Concludendo, e' un libro che consiglio agli amanti del genere. A me e' piaciuto, ma io, in fondo, sono un fan di King e tutto cio' che scrive prima o poi devo leggerlo. Certo non tutto cio' che scrive e' buono, ne sono consapevole, ma per me merita comunque di essere letto.

Buona lettura a tutti...

...e se sentite suonare il cellulare, be', speriamo che non sia il primo ottobre! ;-)