Le ossa del ragno (2010)

"Finche' non saranno a casa"

Gia' pubblicato in: http://www.ciao.it/Le_ossa_del_ragno_Kathy_Reichs__Opinione_1351816

Titolo italiano: Le ossa del ragno

Titolo originale: Spider Bones

Anno di pubblicazione: 2010

Edizione: SuperPocket - Best Thriller

Pag.: 376

Prezzo: Euro 6.90

Finito il: 24/10/2011

Vantaggi: Buon giallo, classico e con protagonisti ormai apprezzati. Istruttivo

Svantaggi: Non e' il migliore, ma comunque passabile

Come ho avuto gia' avuto modo di dire in passato, Kathy Reichs non e' ancora riuscita a deludermi con i suoi libri con protagonista l'antropologa forense Temperance Brennan.

Questa volta ho letto "Le ossa del ragno" (titolo originale "Spider Bones") pubblicato nel 2010 e arrivato in Italia lo stesso anno edito dalla Rizzoli. Io ho aspettato come al solito la versione tascabile, in questo caso quella SuperPocket nella serie "Best Thriller". Da un po' di tempo questa serie ha optato per libri di dimensioni leggermente piu' grandi rispetto ai precedenti, credo per giustificare un aumento del prezzo a 6.90 euro. Comunque la nuova dimensione mi piace di piu'.

Come al solito, prima di proseguire, vediamo di cosa parla la storia.

Un accenno di trama

Da un lago del Quebec viene ripescato il corpo senza vita di un uomo. La causa della morte appare subito evidente: si e' trattato di un incidente, un po' particolare ma pur sempre un incidente.

Quello che genera perplessita' sono le sue impronte: i database le associano ad un soldato morto nel 1968 in VietNam, il cui corpo era stato recuperato e sepolto nella cittadina americana natale.

L'unico modo per risolvere il mistero e' esumare il vecchio corpo e vedere chi ha ragione, se l'esercito o il database delle impronte.

Questo portera' Tempe Brennan a volare alle Hawaii, in cui si trova la sede del JPAC, l'ente che si occupa del recupero dei soldati morti nei conflitti del passato per identificarli e restituirli alle famiglie.

Ovviamente la storia prendera' una piega inaspettata...

... che lascio a voi scoprire.

Le mie considerazioni

La storia raccontata dalla Reichs e' sicuramente tra le piu' classiche con protagonista la Brennan. Lo schema e' quello di tanti altri libri e sembra quasi non riservare grosse sorprese, mischiando problemi tecnici e lavorativi ai problemi personali della dottoressa o dei personaggi che le ruotano intorno.

Ad un certo punto comunque la storia prende velocita', gli eventi precipitano e si arriva al gran finale in modo naturale. E soprattutto senza rendersene conto. Ho impiegato pochissimo a leggere il libro, segno che e' riuscito a catturare la mia attenzione.

A questo si aggiunga la parte istruttiva che descrive le procedure usate dal JPAC (ente realmente esistente) per effettuare il suo lavoro. Ovviamente la Reichs non parla a vanvera, visto che la sua professione di antropologa l'ha portata a collaborare con il JPAC in passato e a stringere durature amicizie con il suo personale.

Il motto usato per il titolo di questa recensione e' quello del JPAC. Viene ripetuto in chiusura ad ogni evento o riunione e da' un certo conforto ai soldati e alle loro famiglie: qualunque cosa capiti loro, ci sara' sempre qualcuno che si preoccupera' di farli tornare a casa, anche se ci vorra' un po' di tempo. Consiglio di leggere la nota finale scritta dalla Reichs sul JPAC.

Prima di chiudere voglio segnalare un piccolo cameo di auto-promozione della Reichs, che ad un certo punto del libro, parlando di serie televisive, cita anche "Bones", quella che teoricamente e' ricavata dalla serie con protagonista Tempe Brennan, anche se le similitudini sono in pratica molto poche. Entrambe comunque risultano interessanti e da seguire, cosa che io cerco di fare.

Concludo consigliando questo libro agli appassionati di thriller medico-legali infarciti di tecnicismi. In questo caso ci si perde un po' anche tra i nomi delle localita' hawaiane ma dopo un po' ci si abitua.

Buona lettura a tutti!