Matilde (1988)

Quel genio di Matilde

Titolo italiano: Matilde

Titolo originale: Matilda

Anno di pubblicazione: 1988

Edizione: Salani (Gl'Istrici)

Pag.: 221

Prezzo: Euro

Finito il: 14/04/2006

Note: Illustrazioni di Quentin Blake

Vantaggi: Una storia per ragazzi di un grande scrittore del genere, con personaggi caricaturali molto divertenti

Svantaggi: Nessuno

In questo ultimo periodo "La fabbrica di cioccolato" e' forse il libro piu' famoso di Roald Dahl, grazie anche al film di Tim Burton uscito l'anno scorso con un interessante Johnny Depp nelle vesti dell'eccentrico e inquietante Willy Wonka.

"Il grande ascensore di cristallo" ne e' la continuazione, che ho avuto il piacere di leggere (e recensire) qualche mese fa.

Ma Dahl ha molte altre opere da proporre ai nostri ragazzi e ovviamente anche a noi adulti. Non mi stanchero' mai di ricordare la frase di C.S.Lewis (l'autore de "Le Cronache di Narnia", tanto per intenderci):

"Un libro non merita di essere letto a 10 anni se non merita di essere letto anche a 50"

e trovo che si adatti perfettamente ai libri di questo autore.

Cosi' eccomi qui a parlarvi di un altro suo scritto datato 1988 e intitolato "Matilde" (o "Matilda" nella versione originale).

E' la storia di una bambina eccezionale: a diciotto mesi Matilde parlava correntemente; a tre anni ha imparato da sola a leggere. Si tratta di un talento naturale, vista la famiglia in cui e' nata: il padre e' un imbroglione, venditore di macchine usate truccate per spillare soldi ai polli che si presentano nel suo magazzino; la madre, convinta che l'unica qualita' utile ad una donna sia avere un bell'aspetto, ha come unico hobby quello di giocare continuamente a bingo; e poi c'e' un fratellino maggiore, Michele, che somiglia sempre piu' ai due genitori e quindi e' da subito il loro preferito.

Matilde trascorre il suo tempo sola in casa. Ma un giorno, uscita in un giro esplorativo, scopre un mondo meraviglioso: la biblioteca pubblica, un vero paradiso per una piccola lettrice come lei, desiderosa di scoprire sempre cose nuove.

Un paio di anni dopo inizia a frequentare la scuola gestita dalla terrificante direttrice Agata Spezzindue. Ma nella sua classe trova anche una dolce insegnante, la signorina Dolcemiele.

Lascio a voi scoprire il resto della storia.

Si legge in un soffio, essendo composta da sole 221 pagine, e per di piu' ampiamente illustrata in modo efficace da Quentin Blake: i suoi disegni non sono perfetti, ma rendono in pieno l'idea delle divertenti scene che riproducono.

Venendo al libro, ho trovato interessante il modo usato da Dahl per iniziarlo:

"I padri e le madri sono tipi strani: anche se il figlio e' il piu' orribile moccioso che si possa immaginare, sono convinti che si tratti di un bambino stupendo. [...] Pensate alle sofferenze degli insegnanti, costretti a sorbirsi le stupide vanterie di genitori orgogliosi; per fortuna possono vendicarsi al momento delle pagelle..."

e cosi' via: Dahl sembra scagliarsi contro quei piccoli esseri chiamati bambini, un po' come succede ne "La fabbrica di cioccolato", ma l'impressione iniziale e' sbagliata. Appena comincia a parlare di Matilde, bambina geniale capace di fare tante cose spettacolari, si capisce che le "vittime" della pungente ironia dello scrittore sono gli adulti, soprattutto i genitori che qui troviamo riprodotti sotto forma di esseri dal cervello ristretto e dalla mentalita' chiusa, gente che non sa cosa farsene dei libri. Esemplare uno scambio di battute tra Matilde e suo padre:

"Papa', mi compreresti un libro?"

"Un libro? E per che cavolo farci?"

"Per leggerlo"

"Diavolo, ma cosa non va con la tele? Abbiamo una stupenda tele a ventiquattro pollici e vieni a chiedermi un libro! Sei viziata, ragazza mia!"

Purtroppo ultimamente le cose sono anche peggiorate: oltre alla televisione, ci sono i videogiochi a tenere compagnia ai ragazzi. E i libri? Ma nemmeno a parlarne!! Quelli che li chiedono devono essere proprio viziati!!

E poi ci sono le autorita' scolastiche nel bersaglio di Dahl, nelle vesti di una direttrice pronta a distruggere quegli "esseri inutili e irritanti" che sono i bambini e con l'unico sogno di dirigere una scuola senza bambini. Un sogno impossibile, cara Spezzindue, semplicemente perche' senza bambini, le scuole non potrebbero esistere!

Ma non tutti gli adulti sono dei mostri e ne abbiamo due perfetti esempi nella bibliotecaria e nella signorina Dolcemiele, che sono felici di avere la possibilita' che il lavoro concede loro: quella cioe' di plasmare una giovane mente, soprattutto quando e' geniale come quella di Matilde, ma anche quando e' assolutamente normale e con la voglia di imparare e scoprire cose nuove.

Una piccola segnalazione cinematografica. Da questo libro di Dahl e' stato tratto anche un film dal titolo "Matilde, sei mitica" (spero di essermelo ricordato correttamente) che ricalcava abbastanza fedelmente la storia. Nella parte del padre c'era un incattivito Danny De Vito, le cui rotondita' contrastano un po' con il personaggio magro magro illustrato da Blake. Nei panni della bambina invece c'era l'attrice che impersonava la figlia piu' piccola di Robin Williams in "Mrs Doubtfire", di cui purtroppo non ricordo il nome.

Concludendo, ho scoperto un altro splendido libro di Roald Dahl, che consiglio sia ai vostri bambini e ragazzi, sia a voi adulti. Perche' non riscoprite il piacere di leggere una storia ai vostri figli prima di metterli a dormire? Sono sicuro che vi divertirete entrambi e non sara' certamente tempo perso quello passato in compagnia loro e di un buon libro. Magari iniziate proprio da questa bella favola.

Buona lettura a tutti!