Margherita Dolcevita (2005)

I nuovi vicini di Margherita

Titolo: Margherita Dolcevita

Anno di pubblicazione: 2005

Edizione: Feltrinelli (2005) - Universale Economica n.1930 (2011)

Pag.: 206

Prezzo: Euro 7.50

Finito il: 09/08/2012

Vantaggi: Romanzo ironico a tinte gialle, ben scritto

Svantaggi: Non eccelso

Nell'estate 2012 la Feltrinelli ha lanciato una tipica campagna di saldi, con il 25% di sconto sul prezzo dei suoi libri. Questo mi ha spinto ad incrementare le mie letture di autori Feltrinelli. Uno di questo e' Stefano Benni, che avevo gia' letto in passato.

Nato a Bologna nel 1947, Benni e' uno prolifico autore di raccolte di racconti e romanzi, tutti contenenti una vena ironica, comica e tragicomica allo stesso tempo, sorrisi amari sulle manie della nostra realta', spesso ricostruite in paesi immaginari.

Questa volta mi sono trovato a leggere "Margherita Dolcevita", scritto nel 2005.

Un accenno di trama

Margherita Dolcevita e' una ragazzina moderna, ma senza grilli per la testa.

Guarda il mondo con ironia e un sorriso sulle labbra, pronta a divertirsi osservando i difetti della sua stramba famiglia, ma anche degli ambienti in cui vive, come la scuola.

Ha un piccolo difetto cardiaco e un fisico non proprio longilineo, ben lontano dai modelli che la societa' osanna. Ma non le importa, almeno fino a quando puo' leggere i suoi amati libri e passeggiare nella natura della periferia in cui abita.

Un giorno nel terreno accanto iniziano a costruire una nuova casa. E Margherita si ritrova presto ad avere nuovi vicini, il cui comportamento le risulta strano. Se fosse solo questo, non ci sarebbero problemi. Ma quando la stranezza infetta anche le persone che le vivono accanto, allora bisogna correre ai ripari.

A voi scoprire il resto.

Le mie considerazioni

Devo ammettere che dopo aver letto il riassunto riportato sul retro della copertina, mi aspettavo qualcosa di meglio da questo libro, magari un po' sulla scia di "Stargirl" di Spinelli. Invece si e' rivelato una storia a tinte gialle. Meglio, visto i miei generi letterari preferiti? Forse.

A queste tinte, si deve aggiungere anche una tinta paranormale. Altro vantaggio?

Non proprio. Mi aspettavo di meglio. Ma forse e' perche' si tratta di un romanzo. Benni mi ha sempre soddisfatto con le sue raccolte di racconti. Un po' meno con "La compagnia dei Celestini", che aveva troppa carne al fuoco. Qui di carne ce n'e' la giusta quantita'. Il finale pero' non soddisfa completamente.

Non c'e' molto altro da dire su questo libro. E' interessante per la visione che da' del mondo. Salta agli occhi la preferenza politica dell'autore, come del resto capita in tutti i suoi libri. Ma questo non e' un difetto.

Concludo quindi consigliando a chi non conosce Benni di iniziare a scoprirlo da una raccolta di racconti. Penso che dia il meglio di se' in questo genere, anche se "Achille Pie' veloce" forse mi sta facendo cambiare opinione. Ma questa e' un'altra storia.

Buona lettura a tutti!