I delitti della cattedrale (1999)

Owen e Lucie indagano...

Titolo italiano: I delitti della cattedrale

Titolo originale: A Spy for the Redeemer

Anno di pubblicazione: 1999

Edizione: PiEmme

Pag.: 426

Prezzo: Euro 5.90

Finito il: 06/08/2006

Vantaggi: Giallo storico ambientato in Inghilterra nel 1370. Ottima ricostruzione. Trama interessante

Svantaggi: L'inizio e' meno coinvolgente rispetto ai precedenti libri su Archer e dipende molto dal precedente

Anno 1370. Inghilterra e Galles.

Questa la data e questi i luoghi in cui si svolge la vicenda, la settima della saga creata da Candace Robb con protagonista Owen Archer, ex arciere con un occhio solo alle dipendenze dell'arcivescovo Thoresby, e la sua famiglia.

Nel precedente "Il borgo insanguinato" avevamo lasciato Archer in Galles dopo la morte naturale di sir Robert, il suocero, partito in pellegrinaggio con lui. Sono passati diversi mesi dalla sua partenza da York e la sua voglia di tornare a casa e' molta. Ma nuovi delitti lo bloccano nella citta' di St.David, dove lo scalpellino Cynog, a cui Archer aveva commissionato la statua per la tomba di sir Robert, viene trovato impiccato. Omicidio o suicidio? I fatti portano a pensare ad un omicidio avvenuto in seguito ad una disputa amorosa e il presunto assassino, Piers il marinaio, si trova gia' nelle mani delle autorita', in attesa di essere giudicato. Ma l'arcidiacono Rokelyn non e' convinto del movente e pensa invece che dietro l'assassinio ci sia molto di piu' di quel che si vede in apparenza. Owen viene quindi costretto ad indagare per scoprire tutto il possibile. "Costretto" a causa delle sue origini gallesi: viene infatti sospettato di far parte della imminente rivolta che vede Owain Lawgoch, spalleggiato dal re di Francia, alla testa dei liberatori del Galles per sottrarlo ai conquistatori inglesi. E il solo modo di tornare a casa per Owen e' provare la sua estraneita' ai fatti e scoprire il vero movente che si cela dietro l'assassinio di Cynog.

A York, in Inghilterra, ritroviamo invece Lucie Wilton alle prese con alcuni problemi legati alla sua farmacia e incrementati dalla nostalgia per il marito lontano. Inoltre si trova a fronteggiare una minaccia oscura contro la sua famiglia: un gruppo di banditi assalta Freythorpe Hadden, la casa di sir Robert e della zia Filippa. Ma l'assalto avviene in modo anomalo e Lucie ha il sospetto che ci sia ben altro sotto. Aiutata dal figlio adottivo Jasper, da fratello Michaelo (aiutante di Thoresby, tornato dal Galles insieme ad alcune lettere di Archer) e gli uomini dell'arcivescovo Thoresby, Lucie cerchera' di svelare il mistero.

Questo, molto riassunto, e' una traccia di quel che ci aspetta in questa settima avventura della saga su Owen Archer, ideata da Candace Robb, considerata "la piu' autorevole pretendente al trono di Ellis Peters", creatrice del personaggio del monaco Cadfael. Candace e' nata e vive negli Stati Uniti, ma passa lunghi periodi in Inghilterra, soprattutto nella citta' di York, che fa da sfondo alla maggior parte delle avventure di Owen Archer.

L'ambientazione del romanzo e' perfetta, almeno secondo le mie modeste conoscenze storiche: alcuni dei personaggi nominati sono realmente esistiti. Come ad esempio Owain Lawgoch (1330 - 1378 circa), che, come ultimo discendente di Llywelyn il Grande per linea maschile, reclamò il titolo di principe del Gwynedd e del Galles, senza per altro riuscire nell'intento di salire sul trono. Consiglio, da questo punto di vista, la lettura della "Nota dell'autrice" che si trova al fondo del libro, dove viene spiegato quanto e' merito della fantasia di Candace Robb e quanto invece e' stato tratto direttamente dalla storia reale.

Ritroviamo in questo libro tutti i personaggi delle precedenti avventure, a parte sir Robert che purtroppo e' morto. E ritroviamo una trama avvincente e molto ben costruita, che si adatta alla storia in modo perfetto, dando la possibilita' al lettore di osservarne uno scorcio da un punto di vista diverso rispetto ai classici libri didattici. Forse per la prima volta, persino Lucie si ritrova nei panni dell'investigatrice.

Ma ci sono anche alcune pecche da segnalare. Prima di tutto, e' necessario aver letto il libro precedente per avere una comprensione maggiore della trama, visti gli evidenti legami. Anzi, sarebbe meglio aver letto da poco il libro precedente, "Il borgo insanguinato", per avere bene a mente la sua trama. Inoltre l'inizio della storia risulta piu' lento e meno accattivante rispetto alle opere precedenti della Robb. E infine c'e' il titolo che mi sembra poco azzeccato con la trama: penso sarebbe stato meglio lasciare il titolo originale, "A Spy for the Redeemer".

Sono comunque aspetti negativi molto superficiali che non riescono a rovinare un libro decisamente ben scritto.

Lo consiglio percio' agli amanti della storia e del giallo, che secondo me non rimarranno delusi dalla sua lettura.

Buona lettura a tutti!