Princip, Gavrilo (Olbjai 1894 - Theresienstadt 1918). Diventa, giovanissimo, un membro dell'organizzazione segreta serba “La mano nera” di matrice terrorista. Tale organizzazione intendeva annientare il dominio austro-ungarico nei Balcani e unificare tutte le popolazioni slave del Sud in un'unica nazione federale: l'assassinio di un membro della casa imperiale asburgica o di un alto funzionario del governo sarebbe stato il primo passo da compiere in questa direzione. Quando si viene a sapere della visita di Francesco Ferdinando e di sua moglie, programmata per il luglio del 1914, Princip decide di fare dell'arciduca la vittima. Unitosi al suo compagno Nedjelko Cabrinovic e ad altri quattro membri dell'organizzazione, decide di agire durante il corteo ufficiale del 28 luglio. Inizialmente lanciano una bomba che non riesce a colpire Francesco Ferdinando, ma in seguito questo viene eliminato assieme a sua moglie con un colpo di arma da fuoco sparato da Princip. Costui poi affermerà di non aver veramente mirato all'arciduca bensì al governatore militare della Bosnia Oskar Potiorek. L'assassinio fornisce il pretesto ufficiale affinché Francesco Giuseppe possa dichiarare guerra alla Serbia ritenendola responsabile dell'accaduto e scatenando la prima guerra mondiale. Princip viene processato e condannato a venti anni di prigione (a causa della sua giovane età). Già malato di tubercolosi, muore poco dopo nell'ospedale del carcere. Negli Stati dell'ex-Jugoslavia egli è tuttora considerato un eroe.