Francesco Landino
Nato a Firenze nel 1325 e ivi morto il 2 settembre 1397. Partecipava al gruppo di studiosi umanisti e scolastici che si radunavano attorno al monaco eremitano L. Marsili. Musicista di talento e matematico, convinto assertore della superiorità intellettuale della cultura tradizionale, Landini reagiva alla polemica umanistica contro le astruserie tecniche della scolastica con un carme in lode di Ockham, accusando a sua volta gli umanisti di non avere affatto conoscenze adeguate per poter giudicare della profondità del lavoro di Ockham e degli altri scolastici e la loro profonda intelligenza del sapere umano e di quello teologico. Ai suoi occhi gli umanisti erano solo capaci di calunniare le vere scienze e di accusare logici filosofi e teologi, di essere dei sofisti inutili e nocivi e di usare un linguaggio da barbari. Secondo il Landino, la sapienza degli umanisti era solo frutto di futili verbosità che nascondevano un discorso tutt'altro che rigoroso.
Studi: C. VASOLI, L'umanesimo italiano da Salutati a Valla, in M. DAL PRA (a cura di) Storia della filosofia, Milano 1975-'76, vol. VII p. 15; ID., La teologia dell'umanesimo italiano nel primo quattrocento, in Storia della Teologia, Casale Monferrato 1995, vol. III, L'età della rinascita, pp. 39-40;A. M. GENTILI, in Enciclopedia Cattolica, vol. VII, col. 885.
FRANCESCO FRANCO