TRAVERSARI AMBROGIO. Nato a Bagno di Romagna nel 1386 e morto a Firenze nel 1439. Monaco camaldolese, fu presente per lungo tempo a S. Maria degli Angeli dove si incontravano gli umanisti fiorentini della sua generazione. In questo ambiente Ambrogio coltivò i suoi interessi spirituali legati al monachesimo orientale e ai Padri greci. Un interesse che creava le premesse per un mutuo e reciproco scambio tra cultura umanistica, attirata dalla cultura greca e dai maestri giunti a Firenze, e cultura patristica dell'Ordine monastico che era rimasto estraneo alle dispute scolastiche e aveva continuato a coltivare l'interesse per i Padri. Così mentre per un religioso come il Traversari il ritorno all'antichità significava il ritorno alla Parola di Dio e ai Padri piuttosto che ai classici, identici erano gli strumenti d'indagine utilizzati dagli umanisti e dal religioso preoccupato della decadenza morale e spirituale della Chiesa. Sono prova di questo sia il suo ricco epistolario sia l'Hodoeporicon, diario dei suoi viaggi compiuti in veste di Generale dell'Ordine e di legato Pontificio, dove l'esaltazione della Grecia è soprattutto l'esaltazione della Grecia cristiana e dei suoi teologi e maestri. Non a caso il Traversari dedicò una parte fondamentale delle sue energie nel tentativo di riunificare la Chiesa, consapevole che qualunque renovatio non potesse prescindere dall'ovile unum.
Studi: C. VASOLI, La teologia dell'umanesimo italiano nel primo quattrocento, in Storia della Teologia, Casale Monferrato 1995, vol. III, L'età della rinascita, pp. 67-70, bibliografia p. 81.
FRANCESCO FRANCO