Post date: Mar 23, 2019 3:45:22 PM
Le onde sono segnali che si propagano sia nel tempo, sia nello spazio.
Osservando le onde del mare che s'infrangono sul bagnasciuga, vediamo che periodicamente l'acqua sale e poi si ritira. Ci mettiamo in un dato punto e vediamo il fenomeno ondulatorio ripetersi nel tempo: l'acqua salire e scendere.
Se viceversa decidiamo di scattare una fotografia al mare, stiamo fissando il tempo e descrivendo l'onda nello spazio.
Questa duplice periodicità ci porta a descrivere una stessa onda in due piani cartesiani diversi: uno in cui il segnale è funzione della posizione (come nella foto del mare) e uno in cui il segnale è funzione del tempo (come nella misura della profondità dell'acqua in un dato punto).
Chiamiamo "onda" l'intero segnale. Se questo è periodico, chiamiamo
✔ "ampiezza" la metà della variazione massima dell'intensità del segnale.
✔ "lunghezza d'onda" il periodo del segnale nella rappresentazione spaziale, cioè la distanza tra una cresta e l'altra nella foto del mare
✔ "periodo" il periodo del segnale (scusate il gioco di parole) nella rappresentazione temporale, cioè il tempo che occorre attendere tra due creste d'onda successive in un dato punto
✔ La quarta caratteristica che ci interessa è la "velocità" con cui l'onda si propaga.