Post date: Apr 03, 2016 7:52:2 AM
Il postulato d'Euclide (enunciato in questa forma da Playfair) è quello che caratterizza la geometria Euclidea: ci dice che i piani sono "piatti".
Abbiamo visto che sulla sfera questo postulato non vale (non ci sono due linee diritte che non si incontrano mai). In altre geometrie (che noi non vedremo ma che sono molto importanti in fisica), le rette parallele esistono ma non sono uniche.
Definizione: due rette complanari non incidenti (cioè due rette che appartengono ad uno stesso piano e che hanno un singolo punto in comune) si dicono parallele.
Per un punto esterno ad una retta non passa più di una retta parallela alla retta data (vedi fig. 24 pag. 719 del libro).
Nota che il postulato non dice che la parallela esiste, perché questo fatto si può dimostrare. Vale ciè il
Per un punto esterno ad una retta passa (almeno) una retta parallela alla retta data.
La dimostrazione di questo teorema la faremo in seguito, utilizzando i postulati da 0 a 5 (in particolare il postulato d'ordine).
Teorema: Dati un piano π ed un punto P esterno al piano, esiste una retta parallela al piano (cioè una retta che non interseca il paino) e passante per P.
Dimostrazione:
Per il postulato 0, nel piano π esiste almeno una retta, la chiamiamo r.
Per il teorema di esistenza della parallela, esiste una retta s parallela ad r e passante per P.
Dobbiamo far vedere che questa retta non può toccare il piano π. Infatti, per definizione di rette parallele, esiste un piano π' che contiene sia r che s. Se per assurdo la retta s toccasse π in un punto Q, vorrebbe dire che π'= π, perchè dal postulato 2 si dimostra subito che una retta (nel nostro caso r) e un punto esterno (nel nostro caso Q) individuano un unico piano. Ma questo è assurdo perché per ipotesi P non appartiene al piano π.
Quod Erat Demostrandum
Teorema: Il parallelismo è una proprietà transitiva. In altre parole, se la retta r è parallela alla retta s e la retta s è parallela alla retta t, allora la retta r è parallela alla retta t.
Dimostrazione:
Se r coincide con t, allora r e t sono parallele; altrimenti:
Prima dimostriamo che r e t non si incontrano e poi che esiste un piano che le contiene entrambe.
A) r e t non si incontrano:
Se per assurdo esistesse un punto P da cui passano r e t, per P passerebbero due parallele distinte ad s, il che, per il postulato di Euclide, non può essere.
B) r e t sono contenute in uno stesso piano
Per il postulato 0, possiamo prendere due punti su r, che chiamiamo A e B, e un punto su t, che chiamiamo X.
Per il posulato 2, esiste un unico piano πABX che contiene A, B e X.
Per il postulato 3, r appartiene a πABX. Dobbiamo far vedere che anche t è contenuta in πABX , sfruttando il fatto che t è parallela ad s.
Per ipotesi s e t sono contenute in uno stesso piano πst.
Abbiamo già dimostrato che l'intersezione tra due piani è una retta. Chiamiamo u la retta intersezione tra πABX e πst.
Adesso basta dimostrare che u non incontra s per mostrare che u coincide con t.
Quod Erat Demostrandum