Post date: Oct 28, 2020 12:20:15 PM
Per i polinomi
In alcuni casi è interessante calcolare un polinomio quando la variabile è molto piccola.
Prendiamo ad es. il polinomio
f(h) = 1 + 16h + 8h² + h³
e proviamo ad approssimarlo quando h=1/100000.
In prima approssimazione, possiamo trascurare i termini con h, che è un numero piccolo e dire che f(h) vale circa 1. Questa è detta "approssimazione di ordine 0".
Se vogliamo essere un po' più precisi, possiamo dire che f(h) è circa uguale a 1 + 16/100000, perché i termini h² e h³ sono davvero piccolissimi (nel nostro caso, h² = 1/10000000000 e h³=1/1000000000000000). Questa si chiama "approssimazione al primo ordine".
Possiamo anche approssimare al secondo ordine e così via.
Quando approssimiamo, commettiamo un errore. La notazione di Landau consiste nello scrivere l'errore che commettiamo con una approssimazione di ordine 0 come o(1), quello dovuto all'approssimazione al primo ordine come o(h) e in generale quello relativo all'approssimazione di ordine n come o(hⁿ).
Ad esempio possiamo scrivere
1 + 16h + 8h² + h³ = 1 + o(1)
oppure
1 + 16h + 8h² + h³ = 1 + 16h + o(h)
o anche
1 + 16h + 8h² + h³ = 1 + 16h + 8h² +o(h²)
Nel caso dei polinomi, o(hn) è un polinomio divisibile per hn+1. Se dividiamo o(hn) per hn e
calcoliamo il tutto per h=0, otteniamo il valore 0.
Per ragioni che saranno chiare a breve, diciamo che o(hn) è un "infinitesimo di ordine superiore" ad hn.
Definizione: Una funzione g(h) è un infinitesimo di ordine superiore ad hn se la funzione q(h) = g(h)/hn ha la proprietà che q(0) = 0
In linguaggio geometrico, questo significa che la funzione q(x) passa per l'origine.
Anche se la funzione non è un polinomio, possiamo approssimarla in modo simile:
Prendiamo ad es. la funzione f(h) = 1 + sin(h).
L'approssimazione all'ordine 0 è evidentemente 1. Scriveremo quindi
f(h) = 1 + o(1).
Possiamo anche approssimarla al primo ordine:
f(h) = 1 + m h + o(h) con m opportuno (nel caso della funzione seno, m=1)
Come è facile osservare, le quantità o(1) e o(h) non sono più polinomi, non sono più divisibili per hn+1 ma conservano la proprietà di essere infinitesimi di ordine superiore rispettivamente ad 1 e ad h.