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Lettera dai professori

Cari studenti,

vi ringraziamo per questa esperienza insieme, della quale speriamo di essere riusciti a fare tesoro. Vi ringraziamo anche per il coraggio che dimostrate nel non fare mistero delle vostre inquietudini, che non sono dovute semplicemente all'età. Si era ancora nel 1999 e i giornali tracciavano scenari catastrofici dovuti al millennium bug. Ci sarebbe da sorridere, se non fossero seguiti vent'anni di paure. Vent'anni di allarmi che non ci hanno risparmiato nulla, neppure l'apocalisse Maya. Vent'anni di politici che proclamano che “noi non abbiamo paura” e già questo sarebbe sufficiente a testimoniare che invece di paura ne abbiamo molta. La vostra generazione, come un sismografo, ha registrato giorno per giorno i sussulti di questo tempo. Essi sono i vagiti di un mondo nuovo che sta nascendo: voi ne fate già parte e contribuite a plasmarlo. Nessuno può dire se sarà migliore o peggiore del precedente, e forse non ha senso valutare il mondo nuovo con gli occhi del mondo vecchio. A mondo nuovo, occhi nuovi. Vi auguriamo, in questo momento storico, di rimanere per quanto possibile degli individui, perché i nazionalismi e le altre tifoserie, sempre deleteri, sono ora particolarmente nefasti. Vi auguriamo inoltre che possiate coltivare l'amore e il rispetto per gli esseri umani, perché nessuna etica razionale e ragionevole si occuperà mai di altro. Per sentieri boschivi incontriamo esseri simili a noi, percorriamo insieme qualche tratto, ci perdiamo, ci ritroviamo. In questo infinito arazzo fenomenico che è il nostro tutto.

Buona fortuna, a ognuno di voi.

I vostri prof.

Lettera dagli studenti

Nel 2018 siamo stati catapultati in una nuova realtà scolastica e circondati da novità: nuovo ambiente, nuovi professori ma soprattutto nuovi compagni di classe. Alcuni tra noi già si conoscevano, altri invece hanno dovuto rompere la barriera della timidezza che si può avere a quell’età per fare conoscenza. Si sono creati poi nel corso degli anni equilibri che hanno sempre permesso tra noi un normale e sano funzionamento, si sono strette delle grandi amicizie e abbiamo trascorso dei bellissimi momenti assieme.

Ci sono stati però anni che hanno messo a dura prova le nostre relazioni: infatti dopo appena un anno e mezzo di conoscenza, siamo stati chiusi in casa durante il Covid, passando dal correre per prendere il posto prima delle verifiche al festeggiare la fine del secondo anno scolastico dietro ad uno schermo nelle nostre camere.

La ripresa non è stata facile, ci sembrava di aver perso anni di vita, in cui chissà cosa sarebbe potuto succedere di diverso. A tratti i momenti a casa sono stati anche divertenti: i “problemi di connessione” che spesso erano un non essersi svegliati in tempo, i wi-fi che non funzionavano proprio nel momento in cui si veniva interrogati, le webcam e i microfoni costantemente rotti.

Il rientro a scuola è stato però necessario, un mettersi nuovamente in gioco per tutti, studenti e professori, e ci ha consentito di concludere la nostra esperienza al liceo nel migliore dei modi. In particolare, quest’anno abbiamo avuto modo di legarci e scoprire nuovi lati di ognuno di noi durante la nostra gita a Vienna. È stata una bellissima esperienza, sia per le splendide cose che abbiamo visto che per le disavventure. Non scorderemo mai il furto del portafogli subito dal prof. Margiotta, la camminata celere e struggente della prof. Zonta e, per concludere, l’infinito viaggio di ritorno nelle claustrofobicissime cabine del treno notturno.

Durante questo quinquennio abbiamo avuto occasione di incontrare personalità differenti che sono state in grado di entrare in connessione con il nostro ecosistema e con ognuno di noi, provando a decifrare l’immensa complessità che teniamo al nostro interno e di cui fuoriesce solamente una goccia. Un ringraziamento speciale va a tutti i professori che, nei loro pregi e difetti, ci hanno permesso di vivere al meglio i nostri anni al liceo e ci faranno ricordare per sempre l’esperienza al Galilei come una fantastica avventura.

Marta Boschetto, Pietro Vercellesi e tutta la 5°A