Viaggio nel mondo onirico

La capacità di sognare lucidamente, l’onironautica, è probabilmente nata insieme all’uomo; tuttavia, nonostante il fascino enigmatico e misterioso dei sogni, nella filosofia e scienza occidentali non incontriamo studi approfonditi sul mondo onirico fino al Romanticismo, età di introspezione, di interesse verso la sfera soggettiva e interiore dell’individuo. Da qui in poi il sogno assume il valore di “altro mondo”, per cui scrittori, filosofi, psichiatri e persino scienziati cominceranno a studiare i meccanismi che li alimentano e indagare i motivi per cui ogni notte ci abbandoniamo tra le braccia di Morfeo. Ne risultano molte teorie: che siano una stimolazione a riorganizzare la memoria a lungo termine, o la rappresentazione di ciò che nel profondo desideriamo, o ancora una forma di supporto al benessere psicologico e fisico dell’individuo, o semplicemente che siano utili a livello fisiologico alla sopravvivenza dell’individuo. Studi neurologici hanno portato alla consapevolezza che durante la veglia il cervello inibisce la vividezza dei ricordi, in modo che non ci sia equivocità tra ciò che ricordiamo e ciò che viviamo da svegli; i neuroni serotonici inibiscono le allucinazioni, ma durante le fasi REM vengono a loro volta inibiti permettendo esperienze ibride in un limbo tra veglia e inconscio, creando storie ed eventi che appaiono reali. E nel momento in cui ci rendiamo conto di essere in un sogno possiamo agire e modificarne le trame a nostro piacimento. Varie sono le tecniche per avere un sogno lucido, dai test di controllo della realtà (guardarsi le mani, cercare di leggere l’ora, tentare di modificare la luce tramite un interruttore...) alla tecnica del “MILD” (mnemonic induction of lucid dreams), che prevede di fissare l’attenzione sulla situazione che si vuole vivere e ripetendosi che si avrà un sogno lucido fino a dormire. A questo punto si può dare libero sfogo alla fantasia: le possibilità sono infinite e hanno come unico limite la creatività.

Possiamo infatti pensare di volare, respirare sott’acqua, esplorare luoghi inventati o viaggiare in posti noti ma mai visitati, parlare con persone che non ci sono più o scegliere con chi intrattenersi, avere rapporti sessuali vividi piuttosto che discorsi improbabili con personaggi famosi.

Che il fine sia di esplorare nuovi mondi e possibilità, di allenarsi ad affrontare le ansie e paure della vita, o dare vita a desideri impossibili, dormire può rappresentare una valida risposta. È ancora difficile avere certezze su quello che i sogni rappresentano, ma indubbiamente sono un affascinante modo di vivere la quiete della notte.

Link e film utilizzati per la stesura dell’articolo:

https://www.stateofmind.it/tag/sogni/

https://significatosogni.altervista.org/sogni-lucidi/

https://www.focus.it/ricerca?search=sogni

Waking Life (2001) di Richard Linklater


Rocco Panciera 5^A