Lettera dalle studentesse e studenti di 5L

Cari compagni,

siamo giunti al termine di questi memorabili cinque anni e possiamo dire che ne abbiamo passate delle belle, a partire dagli albori della prima superiore in cui abbiamo imparato per la centesima volta i numeri romani. Abbiamo iniziato questo percorso in trenta e siamo sopravvissuti in ventidue, e tra un anno e l’altro si sono uniti a noi nuovi fantastici Schulkameraden. Insieme abbiamo vissuto esperienze indimenticabili, tra cui la gita al Parco Fiorine in mezzo alle nostre cugine piante, costantemente monitorati dalla prof Montagner; la caccia al tesoro tra un mercatino e l’altro a Bözen e gli immancabili spettacoli di teatro al Pio X. Una grande F attrattiva l’hanno esercitata gli scambi, la cui risultante è stata l’approfondimento della nostra conoscenza e la consapevolezza del fatto che il mondo sia un Mischung di culture differenti e al contempo maravillosas. Abbiamo imparato ad adattarci a stili di vita completamente diversi dai nostri, ma è stato proprio questo a rendere l’avventura una delle più uniche e significative per la nostra crescita. Sicuramente nessuno di noi potrà mai scordare le fotos de grupo con Paloma e Rafa, dopo aver chocado minimo cinquanta volte in una sola giornata. Purtroppo, wegen des Coronavirus, non abbiamo avuto l’opportunità di conoscere i nostri compagni di Amburgo, anche se in terza superiore siamo stati coinvolti in un Austausch virtuale con l’Austria, conclusosi con una pizzata Da Pino e un reciproco scambio di typisch österreichischen/italienischen Spezialitäten. Indubbiamente sono stati cinque anni di studio matto e disperatissimo, ma nonostante questo non sono mancati i momenti di svago: le caramelle del mercoledì del biennio, i minacciosi due d’ufficio, la puntuale presenza del giornale sulla cattedra durante le verifiche, le mitiche andature di noi incapaci alle otto di mattina, le anime svolazzanti nel canto di Francesca giornalista, i ripetuti “CHE C’E’???!!!” ai quali noi ingenui come Renzo rispondevamo puntualmente “no niente”, i wenn das Wetter schön ist in risposta a qualsiasi domanda e il continuo trasporto di banchi da una classe all’altra per non capitare in prima fila a causa della nostra maleducazione e codardia.

Un ringraziamento speciale va a chi ci ha affiancato in quest’esperienza: la prof Lessi, che ha sempre ascoltato i nostri problemi meglio di una psicologa, riuscendo ogni volta a strapparci un sorriso; la prof Dal Cero, per la sua immensa pazienza e disponibilità soprattutto nel rimandare costantemente le verifiche, mostrando la sua comprensione “per noi del linguistico”; la prof Delogu, immer verständnisvoll und hilfsbereit, nonostante le inversioni e gli articoli mai azzeccati (Der?Die?Das!); la prof D’Ambrosio, que nos hace viajar con nuestra imaginación y nos deja libres de expresarnos, solo però con parole prese esclusivamente dal RAE; la prof Meconcelli, che ci ha guidato come Virgilio nel cammin di nostra vita, trasmettendoci tutta la sua passione, senza mai perdere di vista i nostri sentimenti e le nostre paure; la prof Pozzer, che ha accolto molto volentieri le nostre proposte, nonostante la difficoltà di svolgere una materia come scienze motorie in didattica a distanza; la prof Barcariolo, che ogni sabato ci ha regalato la sua spensieratezza; il prof Magarotto, che ci ha insegnato ad essere sempre precisi nel linguaggio e a tornare in noi stessi, facendoci apprezzare anche i piccoli dettagli; il prof Margiotta, che è riuscito a rendere la sua materia interessantissima e concreta, coinvolgendoci a pieno; infine il prof Realdi, che ci ha fatto capire che la scuola non è solo un insieme di valutazioni, ma molto di più, ossia un luogo dove si sviluppano i nostri pensieri, dove maturiamo attraverso i dibattiti e la collaborazione.

Un ruolo non meno importante lo hanno giocato tutti gli insegnanti di conversazione, tra cui nuestra querida profe Rado, que durante cinco años nos ha visto crecer y nos ha transmitido su cultura con dedición, Frau Datz, Frau Quinlan, mr Evans, Frau Mayr, mr Claudio Russello, grazie ai quali abbiamo imparato le diverse sfumature di ciascuna lingua.

Infine un grande grazie anche alle nostre professoresse del biennio, la prof Lunardi, la prof Schiano, la prof Montagner e la prof Fabbri.

Per concludere un pensiero va ai nostri compagni di banco, di discussioni, di risate, di pianti, di ansie e di gioie.

Madda B, una costante salvezza nelle interrogazioni di fisica e migliore artista della classe, soprattutto nei quaderni di Laura Be. Laura Bo, che in cinque anni ha disegnato più piantine di un cartografo e ha battuto il record di interazioni con la prof Lunardi.

Francesca, divulgatrice di vocaboli tedeschi e destinataria delle domande riguardo l’ambito equino.

Alessia, da quel di Veggiano, sempre molto divertente, spensierata e generosa, l’unica a scrivere gli schemi in maniera ordinata e aesthetic.

Carra, economista convinto, uno dei tre valorosi moschettieri e uno dei membri più attivi del gruppo whatsapp di classe.

Tommaso, o meglio don Dario de Arlesega, sempre pronto a dire la sua in ogni occasione.

Fiore, miglior calciatore di sempre rigorosamente con il suo completo interista di Brozović a rallegrare le ore di educazione fisica.

Sara, costantemente nell’ufficio dei suoi e senza la quale non avremmo visto nemmeno un video, figuriamoci un film!

Vika, Vittorina per gli amici, la linguista per eccellenza, che con i suoi racconti ci trasporta con sé da Dubai al Cairo e dal Cairo all’Ucraina.

Chiara, miglior fotografa che ci abbacina con il suo sorriso e la più attiva interlocutrice nelle ore di religione.

Ilaria, serie tv-addicted e più grande inventrice di articoli di giornale, soprattutto nelle ore di italiano del biennio.

Giada, die beste tänzerin e ancora di salvezza per l’intera classe, senza la quale avremmo perso gran parte delle circolari e degli avvisi.

Anita, occidentale ma dall’animo orientale, dispensatrice di abbracci e l’unica in grado di cantare “tanti auguri” in modo intonato.

Giorgia, fiera giocatrice di calcio, sempre disposta a dare una mano, un originalgenie soprattutto nelle materie scientifiche.

Lu, particolarmente attenta al gruppo classe e l’unica che per molti anni ha risposto Ich! Alla domanda Wer hat Lust zu lesen?.

Anna, prima classificata nella corsa per i posti, vivace e partecipe soprattutto nei dibattiti, ottimo inizio per un futuro da avvocato.

Erica, spensierata, autoironica e specialmente veneta orgogliosa, in grado di rallegrare gli animi della classe.

Gloria, con la sua felpa nera Trasher, sempre con la battuta pronta, disponibile e una spalla nei momenti di difficoltà.

Alessandra, che con il suo buon umore è sempre capace di strappare un sorriso e tirare fuori il meglio dalle persone.

Nonostante le nostre strade si divideranno, siamo grati di aver trascorso questi cinque anni assieme a voi e siamo sicuri che ognuno di noi, professori e alunni, porterà sempre nel cuore la 5L. Abbiamo iniziato questo percorso da adolescenti e ne usciamo con una maturità e una consapevolezza diversa. Ci auguriamo che tutti possano realizzare i propri sogni e raggiungere i propri obiettivi, con costanza, tenacia e determinazione.

Vorremmo concludere questa lettera nello stesso modo in cui Dante ha portato a termine il suo viaggio, dato che anche per noi il traguardo si avvicina:

“A l’alta fantasia qui mancò possa;

ma già volgeva ‘l mio disio e ‘l velle,

sì come rota ch’igualmente è mossa,

l’amor che move il sole e l’altre stelle.”

Con affetto i vostri compagni

Laura Bettio, Lapo Edoardo Rizzo, Maddalena Vittadello