La luce della speranza

C'era una volta una ragazza che credeva nelle persone.

Cercava sempre di vedere le cose in maniera positiva, guardando il loro lato migliore, voleva sempre trovare qualcosa di buono in quello che le accadeva o nelle persone che incontrava, anche se a volte di buono non c'era proprio niente. Un giorno si rese conto che le cose non avevano sempre una luce, anzi, che a volte erano completamente buie.

Decise allora di smettere di sforzarsi di vedere sempre il bene in tutto e tutti, e così fece; smise di cercare di trovare sempre un motivo per essere felice, smise di ricordarsi ogni giorno quanto fortunata fosse rispetto a tante altre persone, smise di credere negli altri, smise di vedere la luce.

Poi però accadde qualcosa di speciale, qualcosa di estremamente comune ma allo stesso tempo di estremamente raro. Era una domenica pomeriggio e un gruppo di studenti chiacchierava nell’attesa dell’inizio di una nuova e affascinante avventura.

La ragazza era tra questi e non si aspettava tanto da uno scambio culturale organizzato dalla scuola, ormai abituata ad accumulare delusioni dalle persone che la circondavano, ma non aveva idea dell’importanza che quei venti ragazzi olandesi stavano per assumere per lei. Dopo un’impaziente attesa finalmente gli ospiti arrivarono ed ebbe inizio quella che sarebbe stata una settimana indimenticabile.

Tra giornate passate a correre per la città e serate tra amici, l’esperienza creò dei rapporti speciali e ne rafforzò alcuni che già c’erano. La stanchezza si sentiva ma alla ragazza non importava perché la voglia di vivere appieno ogni istante prevaleva e le dava la forza necessaria a godersi il momento.

Furono giorni pieni e molto stancanti, ma meravigliosi; la ragazza si rese conto di non sorridere così tanto da ormai un tempo che sembrava essere stato infinito, quei ragazzi stranieri avevano riacceso la fiamma in lei, finalmente i suoi occhi gridavano gioia e non erano più il buco nero nel quale lei stessa aveva finito per perdersi. La settimana volò fin troppo velocemente tra scherzi, risate e tanto divertimento.

Fu così che un poco alla volta la luce che prima si era spenta ricominciò a illuminare le sue giornate, facendole credere di nuovo nelle persone, dandole una nuova speranza con cui e per cui vivere, con la nuova consapevolezza che la luce esiste e c'è in ogni persona, anche in quelle che sembrano buie. Decise quindi di impegnarsi ancora per continuare a cercare le cose buone, la luce, in tutto quello che le accadeva e in tutte le persone che incontrava, decise di continuare a sperare in un mondo migliore, decise di avere fiducia nelle persone.

E.E.S., 3^C e E.B., 3^A