Intervista alla Dott.ssa Pepe

Parlando di paura e di coraggio possono sorgere molti interrogativi… cos’è la paura? Cos’è il coraggio? Hanno degli effetti che si possono ripercuotere fisicamente sul nostro benessere? Abbiamo chiesto alla dott.sa Pepe, psicoterapeuta anche presso il nostro Liceo, di aiutarci a trovare le risposte.

  • Dal punto di vista della psicologia, cosa sono la paura ed il coraggio?

La paura nasce come una reazione protettiva: se si ha paura di qualcosa, sia sul piano fisiologico sia sul piano di reazione, si attivano dei dispositivi di protezione; la paura è dunque una tutela dell’essere vivente, animale o persona.

Il coraggio invece, sul piano psicologico, non ha una connotazione ben precisa: la parola coraggio ha tante sfumature, il coraggio potrebbe essere visto sia come la capacità di affrontare qualcosa, sia come la non paura di qualcosa.

Tuttavia il coraggio potrebbe essere visto anche negativamente, se si ha coraggio non è detto che poi si faccia la cosa giusta, perciò è una sensazione che si può manifestare in tanti modi, non sempre positivi e protettivi.

Dunque, mentre la paura è un'entità protettiva, sana e indispensabile, il coraggio non sempre è considerabile sano e protettivo.

  • Cosa succede a livello psicologico quando proviamo paura e coraggio? Che meccanismi si innescano nel nostro cervello?

La paura ha un'origine neuropsicologica, quando la si prova, si innescano delle reazioni fisiologiche come aumento del battito cardiaco e della sudorazione.

La reazione psicologica, ovvero ciò che succede nei circuiti cerebrali di una persona è sempre uguale, ciò che accade nei pensieri e nelle azioni invece è soggettiva: chi prova paura potrebbe infatti reagire in modi diversi (fuggendo, picchiando, paralizzandosi) a seconda del suo carattere e della sua identità, ma la paura di per sé ha un’origine organica.

  • Vi sono delle ripercussioni fisiche derivanti da questi effetti?

Noi sentiamo la paura perché il nostro battito cardiaco accelera e produciamo più Cortisolo (un ormone), la pressione del sangue aumenta e per paura si può arrivare addirittura allo svenimento nel momento in cui vi è un “mancamento” che si manifesta quando queste reazioni fisiologiche vanno in corto circuito.

Il coraggio, essendo un pensiero razionale, un ragionamento, e non un'emozione vera e propria, non ha delle vere e proprie reazioni emotive fisiologiche associate.

Anche gli animali hanno le nostre stesse reazioni fisiologiche, che servono per riuscire a scappare più agevolmente possibile dai pericoli, per autoconservazione; ad esempio, la paura può provocare loro diarrea, che permette di svuotarsi per essere più leggeri e dunque fuggire più velocemente. Infatti, anche noi quando abbiamo paura, proviamo una sensazione alla pancia.

Il coraggio, nonostante non sia collegato a reazioni fisiologiche, può essere inteso come l’utilizzo delle reazioni collegate alla paura per mettere in atto delle azioni protettive, come lo sfruttamento delle reazioni della paura in modo positivo.

  • Vi sono più tipologie di paura? E di coraggio?

La paura di per sé è sana; tuttavia se diventa eccessiva può mutare in disturbi come le fobie, gli attacchi d'ansia e di panico o, un po’ più nello specifico, nel disturbo post traumatico da stress (ad esempio, quando vi fu il disastro del Vajont, in seguito ad alcuni studi sui reduci dei campi di concentramento, furono evidenziati altissimi livelli di Cortisolo nella popolazione).

Un eccesso di coraggio invece può causare situazioni pericolose; se ad esempio qualcuno è in pericolo e noi istintivamente cerchiamo di aiutarlo senza avere i mezzi necessari per farlo, mettiamo in pericolo anche noi stessi.

Dunque vi sono due paure: una sana e una eccessiva; e due tipi di coraggio: uno razionale e uno irrazionale.

  • Possiamo notare delle analogie comparando la paura ed il coraggio, soprattutto a livello psicologico?

Paura e coraggio entrambe reazioni umane, sono utili e sane se dominate, cioè se vengono usate come mezzi per farsi del bene, e non lo sono se esse prendono il sopravvento sulla persona.

La persona forte, coraggiosa, che ha la situazione sotto controllo è la persona che ammette le sue paure e le sue fragilità, chiedendo aiuto.

B.C. e M.R., 4^A