La nascita dell'Universo

Quasi quattordici miliardi di anni sono passati, un lunghissimo tempo in cui l’Universo ha continuato ad espandersi. Quanto, non lo sa nessuno, ma ricordo ancora quando ero solo un embrione, una palla di energia grande quanto una stella, che voi conoscete come Big Bang, e contenevo tutto questo.

Fu quel fatale momento, miliardi di anni fa, in cui un casuale aumento di energia fece esplodere il caos di plasma e calore dentro di me.

Così, senza che me ne rendessi conto, il buio vuoto che mi aveva sempre circondato diventò un disordinato insieme di luce e calore che continuava ad espandersi a velocità impressionante. In quel momento ho capito che non sarei rimasto mai più solo.

Circa tre minuti dopo iniziarono a formarsi i primi nuclei atomici, che con il passare degli anni diventarono stelle, pianeti, galassie, o anche oggetti più particolari a cui non avrei mai pensato, come i buchi neri e le nebulose, e continuavo a sorprendermi di quanto avevo creato. Si espandeva senza sosta, anno dopo anno. Si formavano nuove stelle con il morire delle più anziane, e più l’Universo cresceva più mi chiedevo come sarebbe andata a finire. Uno spazio così esteso che contiene una quantità di materia così immensa deve pur avere una fine, in qualche modo.

Un po’ mi amareggiava il fatto che tutto quello che avevo creato finisse, ovviamente perché sarei tornato solo, senza niente intorno da fare o da vedere, ma soprattutto perché mi sentivo come un padre per questo Universo, e un padre che vede il figlio morire è una cosa che non dovrebbe mai accadere.

Ma il momento in cui mi sono distratto da questi pensieri e sono venuto a conoscenza della vera grandezza dell’Universo, è stata la prima apparizione della vita, che dava ai pianeti un motivo di esistere, che cercava di capire i meccanismi della natura, senza rendersi conto di essere il fine ultimo dell’esistenza.

L’evoluzione di tutte le forme di vita continuava a stupirmi ogni giorno. Finalmente l’Universo aveva un senso, qualcosa a cui donare una casa e mi chiedevo quale sarebbe stata la forma di vita perfetta, scelta tra gli innumerevoli percorsi evolutivi delle varie specie.

M.T., 3^D