Un perenne tiro alla fune

“Chi me l’ha fatto fare?” Sono tante le volte in cui diciamo o semplicemente pensiamo questa frase riguardo alla scuola. Molto spesso viene spontaneo quando suona la sveglia, che interrompe un sogno, quando litighiamo con un compagno oppure quando i professori programmano le verifiche. A volte banalizziamo il significato di quest’espressione e la pronunciamo senza riflettere a fondo. Probabilmente, però, anche gli oggetti che vediamo quotidianamente, se animati, proverebbero sentimenti avversi nei confronti della scuola. L’igienizzante, ad esempio, odierebbe sicuramente rimanere accanto alla porta dell’aula da solo ad aspettare che qualcuno lo utilizzi, ma si rianimerebbe senz’altro all'intervallo potendo mostrare la sua utilità. Gli armadietti si sentirebbero senza dubbio inutili se lasciati vuoti e guarderebbero con invidia i loro vicini, contenenti anche solo pochi libri, arrabbiandosi con i propri proprietari. Tuttavia sarebbero felici di aiutare gli studenti a cui appartengono e si divertirebbero a parlare tra loro dei libri che contengono.

Insomma, se si potesse dare voce a tutto ciò che ci sta intorno, gli studenti non sarebbero gli unici a non sapere se odiare o amare la scuola. I motivi di questa indecisione sono molti e ovviamente non riguardano solo verifiche o interrogazioni. Potrebbe essere un compagno, una materia o semplicemente una giornata storta a rendere pesante l’andare a scuola, facendocela “odiare” e non lasciandoci vedere il bello da cui in realtà siamo circondati. Nonostante i difetti, però, ci saranno sempre delle ragioni che ci faranno amare la scuola, spingendoci ad alzarci dal letto per varcare quella soglia. La nostra motivazione potrebbe essere l’amico a cui confidiamo ogni segreto, la persona per cui proviamo un certo debole, le risate insieme ai compagni di classe, il clima familiare che si respira appena entrati e, perché no, anche un professore che trasmette gli insegnamenti con passione. In fondo, sappiamo bene, pur non riuscendo ad ammetterlo, che la scuola è la nostra seconda casa, non un edificio costruito per nulla, dove ogni persona è importante.

La scuola e il binomio amore-odio sono quindi indivisibili e sia i pro e che i contro vogliono avere la meglio, scontrandosi in un ideale perenne tiro alla fune di cui siamo protagonisti. Ora non resta che provare a guardare dentro di sé e cercare di capire quale sentimento ne uscirà vincitore.

L.R., 1^C