100 giorni

È il 2019. Mancano 100 giorni alla maturità. Ieri sera hai chattato con le tue amiche perché non sapevi come vestirti, vi siete videochiamate per confrontarvi sul mettere o meno i tacchi e poi vi siete domandate chissà come si vestiranno le altre… Ieri sera hai sfilato davanti allo specchio con la musica di sottofondo. Per la stanchezza ti sei sdraiata a letto e hai messo la sveglia presto, perché la mattina dopo sarebbe stata speciale. Ed in effetti così è stato: tutte le quinte sembravano pronte per una festa e i professori erano entusiasti per l’eleganza, mentre tutte le altre classi dalle prime alle quarte vi guardavano con lo sguardo di chi sogna che un giorno vivrà le stesse emozioni. Durante la ricreazione vi fate tantissime foto, con tutti i professori, ma la migliore è quella di classe: siete tutti sorridenti. Alla fine della mattinata tu e le tue amiche vi abbracciate e vi incoraggiate a vicenda. Ve lo meritate. Siete arrivate in quinta liceo.

È il 2021. Questa volta mancano 99 giorni alla maturità. Perché? Perché durante il 100⁰ giorno prima dell’esame di stato siete dovuti rimanere a casa. C’è un virus che circola e hanno stabilito che gli studenti di tutte le scuole superiori possono andare a scuola per il 50%.

Però quel fatidico giorno è stato magico. La sera prima la tua camera sembrava una discoteca, hai svuotato l’armadio e stranamente non hai pensato “non ho niente da mettermi”. È stato strano anche per te, ma questa volta era diverso. Insomma era da così tanto che non indossavi qualcosa di elegante. Ti sei sentita bella e hai creduto un po’ di più in te stessa.

Sei andata a letto con il cuore a mille e con l’immagine di te davanti ai professori che esponevi quello che avevi imparato durante i tuoi cinque anni di liceo. Quasi non sei riuscita a dormire e ti sei svegliata molto prima del solito. Alla fine ti sei messa i tacchi: non sopportavi l’idea di lasciarli nell’armadio ancora, dopo quasi un anno. Ti facevano male i piedi, ma non importava. Era tutto così fantastico. Sembrava di vivere in un mondo parallelo, quello della normalità. L’unica cosa che disturbava l’illusione era la mascherina. Ma anche in questo caso è passata in secondo piano per l’emozione. Arrivi a scuola e vedi i tuoi compagni: sono tutti elegantissimi. Tutti vi fate i complimenti. Poi varcate il cancello della scuola pensando a quel momento in cui negli anni passati vedevate le classi quinte tutte in tiro e ora al posto loro ci siete voi. Quasi non ci credete. Il momento della ricreazione è quello più atteso. Finalmente vi scattate delle foto in cui ci siete tutti, tutti quelli che sono rimasti dopo la fatica, alcuni addii, risate, discussioni e confronti, insomma dopo 5 anni in cui siete cresciuti tutti quanti. Questo giorno è solo vostro e lo respirate fino all’ultimo perché è un’occasione in mezzo a tutta la negatività, la frustrazione e le rinunce causati dalla pandemia.

I professori sono felici di vederci finalmente contenti.

Suona l’ultima campanella della giornata: devi tornare a casa e non vuoi. Strano anche questo. Di solito dopo una giornata di scuola l’unica cosa a cui si pensa è il pranzo che ti aspetta. Invece oggi vorresti rimanere, vorresti prolungare il tempo. Però, anche se sono state solo 5 ore, sono state le migliori 5 ore di tutto il tuo percorso scolastico. Torni a casa tua, soddisfatta e sollevata. Ti senti quasi rinata nonostante sai che dovrai aspettare ancora del tempo per tornare all’effettiva normalità. Pensi a cosa sia stato il 100⁰ giorno dalla maturità per i ragazzi del 2019. E forse arrivi alla conclusione che tu lo hai potuto apprezzare ancora di più.

Serena L. (5E)