Poco prima di spiccare il volo

Manca davvero poco, una manciata di giorni, e anche voi lascerete quella che è stata negli ultimi 13 anni - pur con altri nomi e tra pareti diverse - la vostra seconda casa. Di questi anni abbiamo condiviso con voi gli ultimi, quelli della consapevolezza, quelli in cui avete preso coscienza di voi, delle vostre forze e delle vostre fragilità e in questo pezzetto di vita trascorso insieme tante e diverse sono state le emozioni vissute: periodi di serenità ma, di recente, anche giorni di preoccupazione e di incertezza; momenti di spensieratezza ma anche il lutto per una perdita o il dolore per la separazione da un compagno… e non possiamo dimenticare il nostro amico Matteo, lontano fisicamente ma vicino a noi nel cuore, che sta affrontando un percorso che nessuna delle nostre fatiche può eguagliare. E infine l’emergenza sanitaria, che ha insinuato nuove inquietudini per l’imprevedibilità del futuro, in un momento in cui niente ci sembra più così sicuro, così garantito.

Eppure tra poco -davvero poco, una manciata di giorni- vi aspetta un viaggio, il viaggio, desiderato, certo, perché è libertà, novità, emozione, ma insieme temuto, per la possibilità che il progetto faticosamente pianificato deragli e la vita subisca uno sconfinamento. Si desidera quasi il piccolo cabotaggio quando invece è il momento di prendere il largo, di lasciare la terra ferma delle prevedibilità e partire… Non si tratta di distogliere lo sguardo dalla realtà ma piuttosto di riconciliarci con la nostra provvisorietà e metterci con fiducia al servizio della vita, al di là delle paure che ci abitano.

Quale dunque il viatico, il bagaglio di sopravvivenza per il viaggio? Poche cose essenziali che vorremmo avervi aiutato a maturare in questi anni e che vi auguriamo con tutto il cuore di custodire sempre: il rispetto per voi stessi, per la vostra identità e, insieme, l’apertura verso l’altro, con uno sguardo fiducioso, libero dai pregiudizi; l’amore per la verità sostenuta con coraggio nel dialogo, senza l’arroganza che spesso nasconde debolezza di pensiero; l’attitudine a vivere il qui e ora, perché non succedano le cose senza che voi ci siate e non sia trascurato ciò che vale di più; la capacità di programmare la vita ma anche di saperla accogliere e lasciarsi stupire da lei; la volontà di dare dignità anche alle cose, senza appiattirle nel consumo come un predatore, ma guardandole come chi le ha in dono.

Manca davvero poco, una manciata di giorni… noi saremo lì ad accompagnarvi in quell’ultimo tratto e ad augurarvi buon viaggio.

Con affetto

I vostri prof