Il primo viaggio
LEI. Si parte! A dire il vero non credevo che si facesse sul serio. Mi sembrava un’ipotesi tanto vaga, quasi una bugia. Invece è vero: si parte!
LUI. Si parte. Non mi sembra vero, credevo fosse una minaccia o una prospettiva lontana. Invece è vero, si parte, ma che fare?
LEI. Adesso che il viaggio è certo so che devo prepararmi. Di cosa avrò bisogno? Strano: me lo chiedo solo ora che vado via; non mi ero mai resa conto di avere BISOGNO.
LUI. Mi guardo intorno e quello che vedo mi piace. Qui sto bene, sono al sicuro e ho tutto quello che mi serve. Perché partire? Quale sarà la meta di questo viaggio? Non lo so e l’ignoto mi fa paura.
PAURA: che parola strana! La uso per la prima volta.
LEI. Ma partire sarà bello. Lui usa questa parola nuova: paura, ma io non la comprendo ancora. Infondo capisco che sono stata io a voler partire, tutto questo non mi bastava, volevo di più. O forse mi hanno fatto credere che potevo avere di più? Ci sarà qualcosa di più oltre tutto quello che già conosciamo?
LUI. Guardando gli occhi di lei ho trovato un’altra parola nuova: DUBBIO. Non so bene cosa vuol dire, ma mi rende inquieto, anche l’inquietudine è nuova. Ma adesso è il tempo: Eva, andiamo.
DOBBIAMO ANDARE.
LEI. Dobbiamo andare Adamo. COSA ABBIAMO FATTO?
Il Ferroviere