Viaggio su Marte

Sin da tempi più antichi lo spazio e le costellazioni hanno attirato molto interesse negli uomini. Man mano che l'importanza delle materie scientifiche prese posto tra gli intellettuali, la passione e lo studio delle costellazioni prese il nome di astronomia e diede vita a molte speranze di viaggi esterni al nostro pianeta. Purtroppo, la tecnologia allora non era minimamente in grado di trasportare un uomo nello spazio e nonostante diversi tentativi nel corso della storia nessun uomo riuscì a raggiungere lo spazio e tornare vivo sino a J. A. Gagarin. L'astronauta russo nel 12 aprile 1961 compì con successo il primo viaggio di andata e ritorno nello spazio e soltanto otto anni dopo N. Armstrong e B. Aldrin riuscirono con esito favorevole ad atterrare sulla Luna.

L'atterraggio sulla Luna e i successivi decenni di esplorazione lunare fecero pensare agli uomini di provare ad ambire la conquista e lo sbarco anche su un pianeta più distante: Marte. I primi successi avvennero solo due anni dopo lo sbarco sulla luna: nel 1971 un orbiter (dispositivo ideato per orbitare attorno ad un corpo celeste e provare a fornire informazioni su di esso) russo riuscì a raggiungere Marte. La missione fu breve: il dispositivo smise di funzionare dopo solo 20 secondi riuscendo però a comunicare alcune foto della superficie marziana.

Successivamente alle sonde gemelle Viking, le quali riuscirono oltre che a raggiungere il pianeta a mapparlo per la sua maggioranza, per quasi vent’anni non vennero quasi più tentati viaggi diretti al Pianeta Rosso escludendo alcuni fallimenti, come alcuni orbiter e lander russi nel 1996 e il Mars Climate Orbiter tre anni dopo. Il primo rover, chiamato Sojourner e appartenente alla missione Mars Pathfinder , dispositivo in grado di muoversi e di raccogliere campioni, atterrò sul Pianeta Rosso nel 1997 e diede una svolta alle missioni su Marte. Infatti, tra il 2001 e il 2004 molte missioni ebbero risultati positivi e aiutarono a testare alcuni metodi di comunicazione.

Una delle principali motivazioni per cui l’uomo è desideroso di andare sul Pianeta Rosso è la probabilità di trovare un sistema con possibilità di generare vita. L’analisi dei campioni di rocce marziane e la presenza di fossili sono due elementi che risultano sufficienti per confermare la teoria dell’evoluzione della specie e della presenza anche solo di batteri sul pianeta. Tra l’altro la grande quantità di acqua presente su Marte, anche se in stato prevalentemente di ghiaccio, è un ottimo presupposto per la vita sul pianeta, in quanto le forme più primitive di vita si sviluppano in essa.

Lo sbarco su Marte sarebbe facilitato dall’atmosfera più sottile di quella terrestre e da una gravità meno forte, inoltre essendo l’atmosfera marziana composta principalmente da anidride carbonica e metano potrebbe essere utilizzata per produrre propellente per il ritorno. Tuttavia, alcuni problemi hanno fermato, almeno per ora, le missioni di trasporto di persone verso Marte. Tra di essi si trovano quello di comunicazione, quello delle radiazioni e quello del sostentamento oltre a quello primario del viaggio. Se il primo problema, dato dalle orbite diverse, sarebbe tale solo in alcuni momenti dell’anno. Per arginare il secondo è stato ipotizzato un rivestimento particolare per le abitazioni (si pensi che le radiazioni sul pianeta sono doppie rispetto a quelle presenti nel ISS).

Per riuscire a sopravvivere inoltre bisognerebbe adattare il corpo umano ad una gravità ridotta, che può causare problemi a livello di sistema cardiovascolare e agli organi, e alle temperature estremamente inferiori a quelle terrestri, oscillano tra –140 e +30. Inoltre, è necessario riuscire a produrre un sostentamento adeguato sia alimentare sia di attrezzature. Il fattore psicologico, quello spaziale e quello della salute non sono da sottovalutare, infatti sia lo stress causato da posti stretti che la necessità la debolezza fisica causata dalla mancanza di gravità possono indurre ad alcuni disturbi mentali anche gli astronauti più allenati. Una simulazione russa di convivenza a gravità zero ebbe il risultato di far nascere nei partecipanti disturbi del sonno e psicologici che hanno portato alla conclusione dell’esperimento.

Il viaggio sarà un’altra componente fondamentale su cui dover riflettere in quanto esso dura circa dai 6 ai 9 mesi e può essere compiuto solo durante alcune finestre di tempo. L’ultima è stata questa estate e tre missioni sono partite alla volta del Pianeta Rosso, durante questa la NASA ha inviato Perseverance, gli Emirati Arabi hanno inviato Speranza e la Cina ha lanciato la sonda Tainwen-1. (Clicca qui per seguire il viaggio di Perseverance e scoprire quanto manca al suo arrivo su Marte).

Un ambizioso ma realistico progetto vede coinvolto il magnate e inventore Elon Musk, con la sua azienda Space X ha affermato di voler riuscire a portare un uomo sul pianeta rosso entro il 2026. Il suo progetto prevede l’utilizzo di una navicella di nuova generazione la “Starship”, composto da il primo motore con ciclo a pre-combustione mai creato, oltre ad essere composto da materiali totalmente riutilizzabili, che compirà inizialmente un viaggio preliminare verso l’orbita terrestre e poi sfruttando il movimento rotatorio della Terra ripartirà con maggiore velocità verso Marte. Musk propone una innovativa formula di viaggi spaziali, in primo luogo perché si tratta di una organizzazione privata, di conseguenza esente da crisi governative o economiche, ed in secondo luogo la possibilità per chiunque di provare l’esperienza magnifica di un viaggio nello spazio: i viaggi infatti saranno aperti alle persone comuni. Il primo tentativo di lancio della nuova navicella è stato effettuato nel 9 dicembre 2020 (qui il video del lancio) è stato un grande successo nonostante lo schianto finale in fase di atterraggio, perché ha testato con successo il lancio e le manovre di rientro dell’astronave.

Ormai sono le nostre generazioni ad avere la più alta probabilità di andare all’esplorazione dell’Universo, chissà se qualcuno tra noi ci riuscirà?

R. E. 4^C

PER APPROFONDIRE:

  • Sonno criogenico:

https://www.youtube.com/watch?v=J_gIdHa7DDo

  • Sistema solare interattivo:

https://eyes.nasa.gov/apps/orrery/#/home

  • Strutture NASA:

https://www.nasa.gov/glennvirtualtours%20--%3Etour"tour

  • Dettagli tecnici Starship:

https://www.spacex.com/vehicles/starship/

  • Altri link utili:

https://www.nasa.gov/glennvirtualtours -- HYPERLINK

https://www.nasa.gov/glennvirtualtours%20--%3Etour"> HYPERLINK