Il Viola

L'ultimo colore. Nato dal contrasto, dall'opposizione. In bilico tra il calore del rosso e il gelo del blu. Ha in comune con il primo la sfrontatezza, l'esuberanza, ma al tempo stesso è pacato, ponderato come il secondo.

L'ultimo colore. Lasciato in fondo, quasi messo da parte, nascosto. Nascosto dietro la vivacità degli altri sei, avvolto nel manto del suo fascino misterioso. Affascinante come accese fiammelle vermiglie, misterioso come uno scuro cielo notturno privo di stelle.

L'ultimo colore. Poco impiegato, poco considerato. Come fosse troppo impegnativo, così pesante alla vista da diventarlo anche al tatto, come una spessa coperta dalla lana ruvida la quale, scivolando sulla pelle, si lascia dietro un fastidioso prurito.

L'ultimo colore. La sua natura contraria lo rende enigmatico, difficilmente comprensibile, difficilmente apprezzabile e lo incatena, dietro tutti, all'ultimo posto. Un ultimo posto etichettato come tale da un semplice punto di vista, quando a volte bisognerebbe solo invertire la prospettiva.

A.B., 2^A