EcocolorDoppler

L’effetto Doppler è l’apparente variazione della frequenza d’onda dovuta al moto relativo tra la sorgente e l’osservatore.

Avete mai ascoltato attentamente il suono di un’ambulanza o di una macchina della polizia in movimento? Quando questa si avvicina a voi percepite un suono più acuto, mentre quando si allontana percepite un suono più basso, eppure la sorgente è sempre la stessa, no? Ecco, questo è dovuto all’effetto Doppler (per capire meglio osservate la foto qui sotto).

L’effetto Doppler ha molte applicazioni: dallo studio delle stelle alla medicina.

Grazie ad esso, ad esempio, possiamo capire se una stella si stia allontanando o meno dalla Terra: se, analizzando lo spettro della stella, vengono evidenziati colori con frequenze d’onda via via sempre più basse (cioè più “rossi”), allora la stella si sta allontanando dall’osservatore. È così che capiamo che l’universo si sta ancora espandendo, grazie a quello che si chiama appunto “redshift”, cioè lo spostamento verso il rosso della luce proveniente dalle galassie.

In medicina invece può essere utilizzato nella diagnostica ad immagini, in particolare per poter “vedere” il sangue scorrere nei vasi sanguigni, dei quali si può così conoscere la morfologia.

Questo tipo di esame si chiama “ecocolorDoppler”, e deve il nome appunto all’effetto Doppler, che viene usato per poter ricreare su schermo un’immagine del sangue che fluisce.

Ecco come, attraverso di esso, possiamo ricavare immagini dei vasi sanguigni:

una macchina produce degli ultrasuoni che, attraverso una sonda appoggiata alla pelle e uno speciale gel che assicura la trasmissione acustica degli ultrasuoni, penetrano all’interno del nostro corpo e ritornano alla sonda dopo aver colpito i globuli rossi del sangue in movimento.

Gli ultrasuoni prodotti dalla macchina hanno delle frequenze precise; quando l’onda “rimbalza” sui globuli rossi del sangue in movimento, questa modifica la sua frequenza per l’effetto Doppler, e viene registrata dalla macchina, che analizza i dati ricavati.

Se la frequenza ricevuta è maggiore di quella dell’onda inviata, allora il sangue fluisce in direzione opposta alla sonda, se invece è minore di quella dell’onda inviata, allora il sangue fluisce nella stessa direzione della sonda.

La macchina è capace quindi di rappresentare graficamente il flusso del sangue (colorato per convenzione di rosso se si avvicina, ovvero quello delle arterie, e di blu se si allontana, ovvero quello delle vene).

In questo modo, per la proprietà dei fluidi di occupare tutto il volume a disposizione, è possibile osservare la morfologia dei vasi sanguigni analizzati.

Dalla rappresentazione grafica a colori è possibile anche capire la velocità del sangue (sempre per l’effetto Doppler, in quanto maggiore è la differenza tra la frequenza inviata e la frequenza ricevuta, maggiore è la velocità del sangue): più il flusso è veloce, più il colore è carico.

L’ecocolorDoppler viene effettuato su varie parti del corpo: arti inferiori, arterie carotidee, cuore, tiroide e testicoli.

Questo tipo di esame ci permette di diagnosticare alcune malattie cardio-circolatorie (trovando soffi e malformazioni di atri e ventricoli o delle valvole bicuspide e tricuspide), di prevenire ictus (verificando che non ci siano placche ateromatose nelle arterie carotidee, delle “incrostazioni” che possono rilasciare dei frammenti che potrebbero causare un ictus), trovare trombi negli arti inferiori, verificare che il sangue scorra nella giusta direzione, trovare tumori alla tiroide e diagnosticare l’eccessiva dilatazione dei vasi sanguigni del testicolo, che può causare sterilità.

L’ecocolorDoppler, esame indolore e non invasivo, è perciò uno strumento molto importante per poter diagnosticare numerose malattie e poterle curare in tempo, senza complicazioni.

R.G., 3^D