Missione Artemis 1

NOTIZIA SPAZIALE: LA MISSIONE ARTEMIS 1 È STATA UN SUCCESSO!!

Cos'è successo?

Alle 7:47 (ora italiana) del 16 novembre 2022 il razzo SLS(Space Launch System), con a bordo la capsula Orion, è partito dalla base di lancio 39B presso il Kennedy Space Center della Nasa in Florida. Questa missione è consistita in un test di volo senza equipaggio, durato 25 giorni, in cui la capsula Orion ha effettuato una serie di orbite attorno alla Luna che saranno le stesse a portare, nel 2024, gli astronauti della missione Artemis 2 nell’orbita lunare.

Dopo la partenza ed essere entrata nell’orbita terrestre bassa, la capsula Orion è stata spinta verso la Luna dal razzo SLS. Quando essa ha raggiunto il nostro satellite, ha effettuato un flyby, ovvero un volo radente a 100 km di altezza, e successivamente si è inserita nell’orbita lunare, che si è trattata di un’“orbita retrograda distante”, cioè la capsula ha ruotato in senso contrario alla rotazione lunare e a una distanza di 64.000km dalla Luna. Si sono poi dispiegati 10 piccoli satelliti, o cubesat, ciascuno dei quali ha una missione riguardante lo studio del Sistema Solare o la progettazioni di future missioni. Infine, Orion ha effettuato un secondo flyby e si è diretta verso la Terra. A questo punto, i due componenti della navicella si sono separati: il modulo di servizio è bruciato, invece quello di comando è atterrato nell’Oceano Pacifico, rallentato da dei paracaduti.

ECCO UN BREVE VIDEO CHE ILLUSTRA L’INIZIO DELLA MISSIONE ARTEMIS 1: https://youtu.be/saMJWE6Hp_k

Il razzo più potente della storia: l’SLS

Il razzo Sls è un sistema di lancio orbitale non riutilizzabile derivato dallo Space Shuttle. È alto 98 metri ed ha un diametro di base (il cosiddetto "primo stadio") di 8,4 metri, dotato principalmente di quattro motori RS-25 che bruciano idrogeno e ossigeno liquido (i motori sono stati riciclati dallo Space Shuttle con qualche piccola modifica per renderli più performanti). È in grado di sprigionare una potenza di 39 meganewton e di lanciare verso la Luna 27 tonnellate di massa.

Come lo Shuttle, il "core stage" dell'SLS contiene i computer di bordo, altri motori minori (Engine Section) ed ha due booster laterali a combustibile solido (i Solid Rocket Booster). Essi sono divisi in 5 blocchi (uno in più rispetto allo Shuttle), così da avere più carburante a disposizione che si converte in una spinta totale maggiore di circa il 15% rispetto ai veicoli precedenti. I booster restano accesi per 2 minuti e 6 secondi per fornire il 75% di spinta totale all'SLS. 

Lo stadio superiore dell'SLS (Interim Cryogenic Propulsion Stage) presenta un singolo motore RL10-B-2 a idrogeno e ossigeno liquidi, con una spinta complessiva di 106,8 kN circa. L'ICPS ha il fondamentale ruolo di fornire la spinta necessaria all'Orion per volare oltre la Luna prima di tornare verso la Terra. Tale navicella è posta nella parte piú alta dell'SLS, in modo da potersi poi staccare e seguire da sola la sua orbita.

È costato in tutto 18,3 miliardi di dollari.

La capsula Orion: la vera protagonista del viaggio

L'Orion Multi-Purpose Crew Vehicle (MPCV) è un veicolo spaziale parzialmente riutilizzabile progettato per ospitare un equipaggio. I suoi spazi interni sono del 30% più grandi rispetto al modulo che venne utilizzato per portare i primi uomini sulla Luna. È rivestito da degli scudi termici realizzati in AVCOAT, una particolare resina che permette di allontanare quanto più calore possibile dal veicolo spaziale. Orion, grazie ai suoi microprocessori e software all'avanguardia, è una navicella totalmente autonoma, capace di eseguire ordini a distanza, comunicando con le nostre sonde planetarie ed ha una potenza di calcolo 200.000 volte più potente rispetto al modulo delle missioni Apollo. In particolare, Orion è costituito da due componenti principali: un modulo adibito all'equipaggio (Crew Module - CM) a forma di cono e un Modulo di servizio (Service Module - SM) contenente il sistema di propulsione e i rifornimenti di bordo. Tale veicolo è dotato di un'importante innovazione per quanto riguarda le modalità di atterraggio una volta conclusa la missione: al rientro la capsula impiegherà sia un sistema di tre paracaduti sia retrorazzi ed airbag.

Perchè è stata un successo?

La missione Artemis 1 si è conclusa con successo alle 19.40 (ora italiana) di domenica 11 dicembre 2022, dopo aver percorso 2,25 milioni di chilometri. La capsula Orion è riuscita a registrare un nuovo record, è infatti rimasta nello spazio più a lungo di qualsiasi altro veicolo progettato per astronauti senza agganciarsi ad alcuna stazione spaziale. Inoltre ha superato il record di distanza percorsa da una navicella, stabilito in precedenza dall’Apollo 13.

Che cosa ci attende: Artemis 2 e Artemis 3

Oltre all’Artemis 1, sono state programmate altre due missioni: l’Artemis 2, prevista per il 2024, con l'obiettivo di portare un gruppo di astronauti nell’orbita lunare, e l’Artemis 3, che si effettuerà non prima del 2025 con lo scopo dell’allunaggio. Con le spedizioni Artemis, non solo l’uomo tornerà sulla Luna, esplorando zone sconosciute, ma si preparerà a raggiungere Marte. L’obiettivo prefissato è quello di “imparare a vivere nello spazio”, sfruttando le risorse della Luna per produrre tutto ciò che può essere necessario ai suoi futuri abitanti. La più grande ambizione che si ha con l’Artemis 3 è quella della costruzione del Lunar Gateway, uno “spazioporto” in orbita attorno alla Luna, dove le navicelle spaziali potranno attraccare.  

Insomma cari lettori, continuate a seguire il Liceale per rimanere aggiornati su tutte le novità sullo spazio (e non solo)!

C.B. e M.T., 3^B