Il coraggio di chi cambia strada

Avete idea di cosa volete fare all’università? Ne siete sicuri? Abbiamo avuto l’onore di intervistare Paolo Bastianello, ex studente del nostro Liceo e laureando in Filologia, che ci ha raccontato la sua esperienza e ciò che lo ha portato ad intraprendere la facoltà di Lettere, dopo aver conseguito una triennale in Economia. L’esperienza per noi è stata molto stimolante e speriamo che lo possa essere anche per voi.

  • Ritieni che la tua decisione di passare ad una facoltà diversa sia stata una scelta coraggiosa?

Iscriversi a lettere non è stata una scelta coraggiosa bensì, a mio avviso, una scelta ovvia, dal momento che ho sempre nutrito, forse addirittura inconsapevolmente, un forte interesse per le materie umanistiche. Il coraggio che mi riconosco sta piuttosto nell’essermi messo fortemente in discussione e nell’aver riconosciuto di non essere sempre stato fedele alle mie inclinazioni, arrivando al termine di un’analisi introspettiva e rovesciare la visione che prima avevo di me. Negli anni, durante i quali ho maturato questa consapevolezza, ho comunque continuato a impegnarmi negli studi della facoltà di economia alla quale mi ero iscritto, al fine di evitare di ritrovarmi senza alcun titolo spendibile. Ascoltare se stessi è quindi, la scelta più coraggiosa: sarebbe stato conveniente, e sicuramente più facile, iscrivermi ad una magistrale al termine della triennale, ma questo avrebbe significato mettere da parte definitivamente le mie passioni.

  • Che rischi ci possono essere nel cambiare facoltà? Che conseguenze comporta?

Il potenziale rischio di intraprendere nuovamente una facoltà inadatta a te può sembrare preoccupante, ma nel mio caso il passaggio a lettere è stato vissuto serenamente. Lì dovevo andare a finire e tutti se ne sono resi conto, da mia mamma alla mia ex professoressa di italiano e latino Meconcelli, immensa fonte di ispirazione per me. Parlando invece di rischi e conseguenze mi sento di dire che sarebbe stato molto più rischioso rimanere a studiare in una facoltà che non mi interessava e preso atto della mia inclinazione verso le lettere, cambiare era tassativo. La mia scelta è stata meditata e meticolosa e ho avuto la fortuna di ricevere aiuti e consigli utili che mi hanno spinto a prendere la decisione giusta. Non bisogna mai ignorare i propri impulsi e di conseguenza dopo aver conseguito la laurea triennale in economia, ho deciso di abbracciare ciò che veramente mi entusiasma: le lettere.

  • Come ti ha aiutato l’orientamento scolastico per la tua scelta universitaria?

Negli anni in cui dovevo scegliere la facoltà cui iscrivermi, l’orientamento universitario offerto dalla nostra scuola era differente: venivano proposti agli studenti degli stage forse non molto dettagliati, inoltre, al contrario di ora, non vi era la presenza di un counselor al quale affidarsi in caso di dubbi. Sono convinto che, sebbene sia migliorato da quando mi sono diplomato io, l’orientamento universitario possa diventare ancora più efficiente. Sarebbe grandioso, anche se utopico, se a partire dalla terza, ci fosse uno psicologo ad aiutare gli studenti nel compiere un’analisi più approfondita dei loro interessi e finalizzata a comprendere davvero le loro propensioni. Oltre a ciò, è necessario evitare di farsi condizionare dai pregiudizi (ad esempio nel mio caso l’indirizzo di lettere non godeva di ottima fama) o da dicerie sentite da amici e/o parenti. Non basta conoscere solo indicativamente la facoltà a cui ci si sta per iscrivere ma ci si deve informare molto approfonditamente, in particolare riguardo le materie di studio e gli esami, per evitare di trovarsi spiazzati una volta iscritti alla facoltà.

  • Come ti vedi nei prossimi anni? Cosa ti piacerebbe fare?

Iscriversi a Lettere vuol dire prendere seriamente in considerazione l'insegnamento, al quale mi sto approcciando nella maniera più attenta possibile. Nonostante ciò, c’è un altro percorso che mi piacerebbe intraprendere rimanendo all’interno dell’Università, ovvero il dottorato di ricerca, ma, poiché in tanti vogliono entrare e i posti disponibili sono pochi, mi sto impegnando per acquisire i crediti del latino che mi darebbero la possibilità di insegnare anche al Liceo. Se, però, decidessi di intraprendere il dottorato in lettere il campo che più mi affascina è quello relativo alla filologia.

Ringraziamo Paolo Bastianello per il tempo che ha dedicato a tutti noi e per i preziosi consigli.

Andrea Bresciani, E.B., M.P., 4^C