Niente di nuovo sul fronte occipitale

Mi allento un poco il nodo della cravatta e sistemo il microfono: nonostante faccia questo lavoro da anni, sono sempre un po’ nervoso. «Prova, prova, si sente?» Bernie mi fa un cenno affermativo con il capo. Mi guardo un po’ intorno: «Siamo pronti? Ottimo, allora andiamo pure in onda!» Janette dà inizio alla trasmissione.

«Buongiorno a tutti! È Jack Il Neurone che vi parla! Eccoci qui per un altro episodio di “Crazy Brain”, durante il quale, come sempre, vi aggiornerò sulle analisi effettuate nell’ultima settimana dalla Sede Centrale. Oggi è pure lunedì, quindi cercherò anche di trasmettervi un po’ di carica e di buon umore! Dunque… cominciamo!

Dal punto di vista fisico, non si rilevano grandi novità: il nostro caro Umano si dimostra ancora una volta il solito imbranato: è caduto dalle scale ma si è solo sbucciato un ginocchio. Se evitasse di fiondarsi giù dalle scale ogni tanto… però, dai, diciamocelo, l’altro giorno non era completamente colpa sua, ma in parte anche del gatto, che intralciava il passaggio. Per fortuna che, nella caduta, almeno gli occhiali si sono salvati!

È sul piano emotivo che nel nostro Umano si sono rilevate delle anomalie: mentre lo stress è alle stelle, i componenti delle squadre di serotonina e dopamina vengono decimati vertiginosamente… e voi sapete ciò cosa comporta: una quantità ridotta di dopamina diminuisce la sensazione di ricompensa, di soddisfazione; mentre la poca serotonina abbassa drasticamente il livello complessivo di felicità. Ma quali sono le cause di tutto ciò? Per descrivervi meglio la situazione, abbiamo qui con noi oggi un’ospite speciale. Vi presento… Miss Ipofisi!»

«Salve, salve a tutti! Grazie Jack, non perdo mai un episodio del tuo podcast! Allora… Come avrete visto, in questi ultimi mesi l’Umano si comporta in modo alquanto strano, ma… Ecco… Un po’ è colpa mia. Mi spiego meglio: egli sta attraversando un periodo complicato, un passaggio obbligato nella sua crescita e, per certi versi, pieno di contraddizioni; sto parlando dell’adolescenza. Vi assicuro, nessuno di voi, cari ascoltatori, vorrebbe essere al suo posto. È un’età ricca di cambiamenti, non solo fisici, ma anche soprattutto caratteriali ed emotivi. Gli umani adolescenti sono animati da un forte senso di indipendenza, intendono intraprendere avventure e fare esperienze sempre nuove. Hanno l’innata capacità non solo di cacciarsi nei guai ma anche di non ascoltare i propri genitori o alcun tipo di “autorità”, provano una fortissima e irrefrenabile attrazione per tutto ciò che è proibito e anche diciamolo quasi “illegale”… ah, e non dimentichiamoci degli sbalzi d’umore che scandiscono le loro giornate, quelli non potevano mancare! Ciò spiegherebbe come mai, dopo aver vinto la partita di basket, l’Umano sia passato dall’essere al settimo cielo, all’essere profondamente amareggiato: da 100 a 0 nell’arco di un’ora soltanto! E per quale motivo? Anche la Sede Centrale non si sa dare risposta. E secondo me neanche l’Umano, purtroppo.

A quanto dicono i nostri dati, questo Essere confuso è un po’ in crisi. È molto ambizioso e, nonostante si sia prefissato moltissimi obiettivi con l’intenzione di migliorare, non scorge all’orizzonte ancora nessun progresso. La lista dei “buoni propositi” prevedeva un inizio d’anno spumeggiante, giusto per arrivare “tutto intero” a giugno, ma purtroppo la voglia di studiare è scemata in un “soffio di Eolo”... scusate, ho citato “Hercules”, uno dei miei film preferiti: ah, bei tempi quelli in cui Disney risollevava ogni tristezza! Del basket, poi, non ne parliamo: ogni volta che si dirige verso il canestro, colpisce sempre e solo il tabellone. Non escludo, però, che la palla sia posseduta o controllata da una qualche forza oscura, perché di sicuro deve essere maledetta per non riuscire mai a “bucare” la rete!»

«Grazie per questa preziosa analisi Miss Ipofisi! La domanda che tutti ci stiamo ponendo è: sopravviverà il nostro “eroe”? Ritroverà il sorriso? A questi e ad altri “psico” interrogativi risponderemo nella prossima puntata. Non mancate! Dal vostro Jack è tutto, alla prossima settimana!»

S.B., 2^C