Galiuniversità

Quando si parla di scelta universitaria si tende spesso a focalizzarsi sugli sbocchi lavorativi che offre l’università, ma è importante anche tener conto di dove ci porta il nostro cuore: ciò che ci rende felici e ci fa star bene, per evitare di rimanere delusi dalla scelta. Per questo motivo qui di seguito vi riportiamo le testimonianze di alcuni ex studenti del Liceo Galileo Galilei riguardo la loro scelta universitaria.

  • Qual è la cosa che al momento ti rende più felice e soddisfatto riguardo la tua scelta universitaria?

Ciò che al momento mi soddisfa di più della mia scelta universitaria è il fatto di essermi posto un obiettivo alto, per il quale inizialmente forse non ero neanche troppo convinto e di averlo raggiunto superando tutte le sfide che esso comportava. Non è sempre stato facile, ma inciampare ogni tanto aiuta a crescere e a imparare a rialzarsi focalizzandosi ancora di più sui propri obiettivi. (Lorenzo, Ingegneria biomedica)

Nel corso del primo anno di università mi resi conto di aver sbagliato tutto e, nonostante frequentare Biologia mi sia servito molto per imparare i meccanismi dell’università e ad aggiustare il metodo di studio in base alle nuove esigenze, a metà anno realizzai di voler cambiare strada e di voler riprovare a prepararmi per il test di Medicina.

Ciò che mi rende più felice è l’aver trovato il coraggio di riprovarci. Nonostante tutte le insicurezze che contornano la scelta dell’università quando finalmente si realizza di aver compiuto la scelta giusta, ci si mette in gioco al 100%. (Laura, Medicina)

Le cose che al momento mi rendono più felice sono le materie che sto studiando, dal momento che mi sono sempre piaciute e mi ci posso dedicare appieno. Inoltre sono rimasta molto contenta dell’ambiente universitario che trovo molto stimolante e divertente. (Greana, Ingegneria gestionale)

  • Per fare la tua scelta ti sei basato solo sulle opportunità lavorative offerte dal tuo corso di laurea o hai anche tenuto conto di ciò che ti piaceva?

Sicuramente al tempo della scelta ho tenuto conto anche delle opportunità lavorative offerte dal corso di laurea, ma non è certo stato il mio primo criterio di scelta. Ho cercato di cimentarmi in qualcosa che mi piacesse affinché fosse più stimolante. (Lorenzo, Ingegneria biomedica)

La mia scelta è sicuramente nata da ciò che mi piaceva ma la determinazione è arrivata dal desiderio di lavorare in ambito chirurgico maturato solo durante l’esperienza dell’università.

Terminato il Liceo è davvero difficile avere già le idee chiare ma questo non vuol dire che non si possa sperimentare e cambiare eventualmente strada in un secondo momento. (Laura, Medicina)

Sicuramente mi sono basata su ciò che mi piaceva, e questo corso incontra la mia passione per la matematica, ma ho anche tenuto conto delle opportunità lavorative che il corso offriva, come riferito da tutte le persone già laureate cui ho chiesto, che confermano che questa facoltà sia meno specifica, ma più ampia. (Greana, Ingegneria gestionale)

Quello di lavorare nel campo medico è da sempre il mio sogno, infatti se ho scelto il liceo scientifico è anche perché sapevo che mi avrebbe preparato al meglio ad affrontare il test d’ingresso di Medicina, tuttavia ho certamente tenuto conto di ciò che la laurea in Medicina mi avrebbe offerto a livello lavorativo. (Emma, Medicina e Chirurgia)

  • Le aspettative sono state soddisfatte? Com’è stato il primo impatto?

Le aspettative sono state soddisfatte anche se non del tutto, purtroppo il covid e la didattica a distanza non hanno permesso di vivere completamente l'ambiente universitario.

Il mio primo impatto è stato bello per l'aspetto dell'entusiasmo e della competenza dei professori incontrati, un po' traumatico per quanto riguarda invece i ritmi di spiegazione e di studio: a te sembra che la sessione sia lontana mesi e invece arriva in un batter d'occhio, senza che tu ti sia reso conto che il professore ha spiegato in sei lezioni tutto quello che hai imparato in cinque anni di liceo, però fa parte del gioco, è solo questione di prendere il ritmo. (Lorenzo, Ingegneria biomedica)

Inizialmente non avevo aspettative, solo paure legate al fatto che, dopo tutta quella fatica concentrata nel superare il test, temevo di ritrovarmi ancora di fronte alla strada sbagliata, ma con il tempo ho capito che frequentare l’università significa anche provare questo costante senso di incertezza legato al pieno possesso delle proprie responsabilità. Fa parte del gioco, ma porta soddisfazioni grandissime. (Laura, Medicina)

Il primo impatto è stato assolutamente positivo e le aspettative sono state soddisfatte. Mi è piaciuta la novità dell’ambiente in cui mi sono trovata e il rapporto che fin da subito si è instaurato tra studenti e professori: molto professionale, serio e rispettoso (ad esempio i professori danno del “Lei” agli studenti e tendono a responsabilizzare molto). Inoltre mi ha stupito la quantità di studenti per classe (fino a 150 studenti). (Greana, Ingegneria gestionale)

Le aspettative sono state soddisfatte, soprattutto per quanto riguarda le materie trattate, le mie preferite da sempre, e la specificità delle lezioni, fin da subito molto pratiche e avanzate. (Emma, Medicina e Chirurgia)

L.G. e R.L., 5^E