Destinazione Italia!

A volte, cominciare qualcosa può risultare molto spaventoso o stressante. Tutti noi conosciamo bene l’adrenalina del primo giorno di scuola, del primo allenamento in una nuova squadra o della prima partita. Ma se si trattasse, invece, di iniziare qualcosa di più grande, di più impegnativo, come una vera e propria nuova vita? Ce lo racconta Catalina, di 5A, che ha avuto modo di vivere un’esperienza simile.

  • “Presentati, raccontaci un po’ di te!”

“Ciao a tutti, sono Catalina Galiceanschi di 5A, ho diciannove anni. Se non si fosse capito dal cognome, sono moldava ma abito in Italia da undici anni. Credo di essere una persona empatica, sincera e disponibile!”

  • “Che cosa ha influito sulla decisione di venire in Italia?”

"Principalmente ha influito la famiglia. Mio padre viveva in Italia e sia a me, che a mia mamma, dispiaceva poterlo vedere solo le poche volte all'anno in cui riusciva a venirci a trovare in Moldavia. Volevo che fossimo tutti uniti."

  • “Qual è stato l’aspetto più difficile che hai dovuto affrontare?”

“Contrariamente a quanto si possa pensare, l'aspetto più difficile non è stato il paese nuovo o il ricominciare tutto da capo. Quando sono partita avevo otto anni e, paradossalmente, la cosa che mi spaventava di più era l’idea di prendere un aereo per la prima volta e volare per duemila chilometri fino in Italia! È stato il mio primo lungo viaggio, nonché quello che ha cambiato la mia vita.”

  • “Qual è stata, invece, la parte migliore di questa nuova vita?”

“Quando sono partita ero piccola quindi non avevo la visione d'insieme “adulta” che ho ora e non potevo sapere in che modo la mia vita sarebbe cambiata. Di certo però, posso dire che la decisione voluta dai miei genitori ha avuto un grande impatto sulla mia vita, soprattutto per quanto riguarda tutte le opportunità che mi sono state concesse qui. Il mio percorso scolastico, per esempio, e tutti gli obiettivi che sono riuscita a raggiungere mi sono sembrati molto più belli e soddisfacenti rispetto a prima.”

  • “Il prossimo anno inizierai una nuova avventura. Quali sono i tuoi sogni? Quanto ha inciso questa parte della tua storia nella scelta del tuo futuro?”

“Mi piace pensare al futuro come una pagina bianca tutta da scrivere. Non sono ancora completamente sicura di ciò che vorrò fare o di chi vorrò essere, so però che cercherò sempre di seguire i miei sogni e obiettivi, giorno per giorno. Nonostante non abbia ancora bene inquadrato precisamente la mia strada universitaria, probabilmente ricadrà in un ambito scientifico e sono molto fiduciosa della scelta che farò, qualunque essa sia. Come ho già detto, l'atmosfera in Italia è stata molto accogliente e di sicuro ha influito positivamente sulla persona che sono, ma quando mi sono trasferita ero ancora troppo piccola per immaginare una mia possibile strada futura. Di fronte a cambiamenti importanti, non dobbiamo essere spaventati: l’unica gioia al mondo è cominciare. È bello vivere perché vivere significa ricominciare, sempre, in ogni istante.”

Lucrezia Palmieri e Tommaso Regazzo, 5^A