Le 7 regole per vincere la paura… al Galilei!

Sette sono i vizi e sette le virtù, i doni dello Spirito Santo, le meraviglie del mondo antico, i re di Roma, i giorni della settimana, i nani di Biancaneve…

Ma ora è il momento di concentrarsi sulle sette regole fondamentali per conquistare la giusta tranquillità e superare i primi timori ed ansie nell’affrontare la vita al liceo. La posta in gioco è alta, perché si tratta di capire come trascorrere nel migliore dei modi il periodo che potrebbe essere tra i più belli ed indimenticabili della tua vita.

Regola n° 1: gentilezza - base di ogni comportamento sociale, anche a scuola, se sarai gentile verrai identificato da subito come una persona di valore a prescindere dalle tue performance. E anche nella tua vita, potrai provare a conquistare ogni cosa chiedendola con il tono giusto. Proprio come nell’esortazione … chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto… (Luca 11, 1-13), se ci credeva Lui, sicuramente c’è da fidarsi. Per questo devi essere sempre gentile, mammamia! Via quel muso e quei modi scontrosi.

Regola n° 2: profuma - è una qualità molto importante di cui tenere conto. Se non profumi la gente non si avvicinerà volentieri a te, e non riuscirai a stabilire relazioni con le persone che ti interessano. Quella ragazza nel banco davanti, per esempio, sicuramente non verrà a parlarti se le tue ascelle sapranno di stoccafisso. Certo è una specialità veneta conosciuta in tutto il mondo, ma lasciamo le sue esalazioni alla festa del baccalà di Sandrigo. Tu ricorda di profumarti il giusto tutte le mattine. E poi ogni giorno lavati e cura la tua persona.

Regola n° 3: parla poco - in particolare la mattina quando sei davanti al cancello che aspetti di entrare e Morfeo non ha ancora liberato completamente il mondo. Tra il sapore del sonno ancora in bocca e il ricordo del caldo delle coperte, non parlare. Chi ha voglia di sentire le tue chiacchiere se sta ascoltando - o fa finta - la sua musica, pur di non annusare i tuoi CVS (Composti Volatili Solforati)? Anche in classe parla il giusto, parla quando sei interpellato, o quando hai qualcosa di rilevante da dire. Non interrompere gli altri ed in particolare gli insegnanti - questo è un vero consiglio di sopravvivenza 😉. Impara piuttosto ad ascoltare. I modi, non le parole, definiscono l’uomo.

Regola n° 4: non fare il buffone - a meno che tu non lo sappia fare molto bene. Non cercare la popolarità a tutti i costi. Se farai sempre il pagliaccio nessuno ti prenderà mai sul serio, nessuno capirà il tuo vero valore. Sarai solo associato a sciocche risate e questo ti spingerà ad oltrepassare il limite del ragionevole. Non ce la fai proprio? Iscriviti ad un corso di teatro, scrivi dei testi e registra dei podcast, partecipa alla gara di barzellette in parrocchia. Gioca con il tuo talento, ma non dentro la scuola!

Regola n° 5: attento alla riunione di inizio anno - filtra con il tuo buon senso i discorsi apocalittici dell’assemblea per studenti e famiglie delle classi prime. Non c’è davvero niente di terribile, le regole sono poche, semplici e ragionevoli. Incontrerai molti più sorrisi e comprensione di quello che vogliono farti credere. Piuttosto cerca di non mandare tua madre ad ascoltare le varie indicazioni, se non vuoi vederla trasformata nella sacerdotessa dei sacri princìpi, la custode delle tavole della legge. Molto meglio se le racconterai tutto tu.

Regola n° 6: porta una borraccia - acqua, acqua, acqua a volontà! costituisce il 60 percento del nostro corpo. Ma non devi portatela per bere, che ti pensavi? La borraccia sarà la tua comfort zone. Stanno chiamando per le interrogazioni? Sfuggi lo sguardo diretto del prof e fai finta di armeggiare con la tua borraccia. Stanno cercando volontari per qualche attività? Tu però devi andare a riempire la borraccia. Hai bisogno di qualche minuto d’aria fuori dalla classe? Ecco che improvvisamente ricordi di aver dimenticato la borraccia in biblioteca e devi recuperarla. Chi criticherebbe un ragazzo tanto green, ecosostenibile, impegnato per l’ambiente che vive in simbiosi con la sua borraccia?

Regola n° 7: studia - puoi avere tutte le borracce che vuoi, ma hai scelto il Galilei, e devi studiare. Trova in fretta i tuoi lovemarks. Cerca le tue guide tra i filosofi, tra le pagine di letteratura, tra i grandi matematici. Solo così amerai questi anni. Non trasformarli in un cammino in una selva oscura, circondato da figure feroci pronte a ferirti con i loro voti rossi nel registro. Ispirati. Leggi oltre le pagine. Cerca le sfumature che legano le materie che studi alle tue passioni e fai emergere te stesso in tutto quello che fai, anche in un’espressione di matematica. Non dimenticare che perfino l’umorismo ha il suo algoritmo (clicca qui per saperne di più).

Ultimo consiglio, cerca se puoi, di avere un fratello più grande, con un’ottima reputazione dentro alla scuola. Avere un fratello riconosciuto è essenziale perché non appena tutti - studenti delle altre classi, docenti, personale ATA, consiglio d’istituto, venditori di panini… - lo collegheranno a te, il tuo cammino verso la popolarità sarà in discesa.

Eh già, un fratello però non lo si può inventare, o ce l’hai o non ce l’hai. Per questo è meglio che ti rileggi tutti gli altri consigli e ti rimbocchi le maniche.

Buon viaggio e… niente paura!

A.S., 4^C