Adolescenza tra le righe

“SOLO CHI HA LA FORZA DI SCRIVERE LA PAROLA FINE PUÓ SCRIVERE LA PAROLA INIZIO.”

LAO TZU

Iniziare vuol dire trovarsi in una situazione nuova, mai vissuta prima. I libri permettono di iniziare ogni volta che ne apriamo uno, un libro ben scelto salva da qualsiasi cosa, persino da noi stessi. Tutti abbiamo un modo di iniziare diverso, ci sono persone che temono un inizio e altre che non aspettano altro; persone capaci di ricominciare infinite volte senza paura di sbagliare. I libri consentono di scoprire ciò che siamo, le nostre paure, i nostri pensieri, le nostre emozioni e i nostri desideri; questa è la parte più bella di tutta la letteratura: scoprire che i nostri desideri sono desideri universali, che non siamo soli o isolati da nessuno.

QUANDO COMINCIA L'ADOLESCENZA?

“Ciao, tu”, di Roberto Piumini e Beatrice Masini

“Vorrei che ci congelassero, così come siamo, qui adesso, con il nostro mazzetto di messaggi negli zaini. Che stessimo lì, congelati ma vivi, trasparenti, con il cuore che continua a battere e gli occhi che continuano a guardarsi”

“Indovinami, scoprimi, sappimi…” Michele non sa chi ha lasciato quel biglietto così misterioso nel suo zaino: una ragazza dice di amarlo, o meglio, di divertirsi ad amarlo, in quanto per lei l’amore è uno sconosciuto quanto tutti i suoi nuovi compagni di classe, incluso Michele. La prima superiore è appena cominciata, e così quel periodo in cui tutti i ragazzi si sentono quasi indefiniti, senza contorni, sospesi fra il mondo fiabesco dei bambini e l’esigente routine adulta. Nessuno si conosce, nessuno parte già avvantaggiato, ed è questa situazione che Michele e l’enigmatica ragazza innamorata sfruttano per instaurare un fitto scambio di lettere segrete, dove condividono domande, cercano risposte, rifilano prediche, raccontano ricordi e prime volte, confidano segreti e scrivono poesie, sognando insieme grazie alla magia delle parole scritte. Piano piano però, Michele si rende conto di essersi innamorato dei pensieri di questa ragazza, e comincia una ricerca sempre più frenetica della sua identità.

È AMORE O…?

Ragione e Sentimento, di Jane Austen

“Sette anni non basterebbero a fare in modo che certe persone si conoscano l’un l’altra, mentre per altri, sette giorni sono più che sufficienti.”

In un’epoca solo all’apparenza lontana, fra travolgenti passioni e tenerezze celate, balli, incontri di società, pettegolezzi e tazze di tè, si ambienta questo capolavoro senza tempo che intreccia la vita e i sentimenti di due giovani sorelle alla scoperta dell’amore. Elinor e Marianne non potrebbero essere più diverse: una è pacata e moderata, e vive i suoi sentimenti con discrezione, l’altra li percepisce in modo totalizzante e li indossa con orgoglio. Ma entrambe si troveranno a dover fronteggiare, come tutti gli adolescenti, i dubbi e le insicurezze di chi ancora non conosce l'amore e non lo sa riconoscere. Per arrivare al proprio lieto fine dovranno imparare ad apprezzare l'una le qualità dell'altra, unendo la ragione e il sentimento.

EQUILIBRIO È SINONIMO DI FELICITÀ?

"Tutta la vita che vuoi", di Enrico Galiano

“Deve smetterla di vederci come dei numeri! Siamo persone, non voti! La riesce a vedere la differenza?”

La felicità, quell’emozione che ci fa stare bene, quell’attimo in cui non sentiamo e non vediamo il mondo intorno a noi, quell’istante in cui ci sentiamo in pace. E l’equilibrio poi, quella sensazione di controllo sulla propria vita, quel momento in cui tutto sembra essere in perfetta armonia, quell’essere appagati fin nel profondo. Equilibrio è sinonimo di felicità? Essere felici significa avere un perfetto equilibrio fra scuola, amici e famiglia? Abbiamo davvero bisogno di avere una stabilità costante nelle nostre vite? Secondo i protagonisti di “Tutta la vita che vuoi” la risposta a tutte queste domande è no, la felicità non dipende dall’equilibrio e l’equilibrio non dipende dalla felicità. Filippo Maria, Giorgio e Clo infatti decidono di vivere senza più preoccuparsi di come sono visti dalle persone, senza più mettere la felicità degli altri davanti alla loro. Ognuno di loro affronta ciò che più lo spaventa; Filippo riesce finalmente a rispondere al prof che da sempre lo umilia, Giorgio capisce che non è inferiore al fratello, e Clo decide di fare finalmente tutto ciò che ha sempre scritto nei bigliettini che porta nello zaino, decide di fare tutto ciò per cui vale la pena di vivere. I tre quindi cominciano un viaggio pieno di domande, dubbi, aspettative ed emozioni.

E.S.E. 2^C, L.E. 2^L