Guardia Sanframondi_castrum

GUARDIA SANFRAMONDI DA VICUS A CASTRUM LONGOBARDO

DI

LUIGI R. CIELO

Nell'anno 856, giacendo a letto, Maione, «filium quam Theosperti qui sum habitator in Bicu de Tremundi propinquo ecclesiae S. Mariae quae nominatur de Graosora», offre a Montecassino «pro redemptione animae meae» se stesso insieme a due corti, «una quae est in Pulianellu fìnibus Telesinis et alia in finibus Alife cum ecclesia vocabulo S. Petri cum silva nostra circa eandem ecclesiam et cum omnibus pertinentiis ipsarun curtium curo Servis quoque et ancillis omnibus in eisdem curtis manentibus».

È questo il primo riferimento storico a Guardia Sanframondi (fig. 1), dal quale si deduce che l'abitato è un vicus. Nulla esclude che si tratti di un agglomerato di case esistente già in età romana o preromana; i Sanniti abitano infatti vicatim, ma Guardia non sembra conservare testimonianze sannitiche -eccetto qualche riscontro nella viabilità- anche se ne ha restituito di preistoriche.

Alla metà del IX secolo Guardia è un vicus, aggruppato attorno ad una chiesa e denominato de Tremundi, che potrebbe essere anche Fremundi. Ma qui conta il fatto che non compare S. Fremundi. Già De Blasio riconosce che nel documento cassinese il vico riporta a Fremondo e non a S. Fremondo, ma lascia aperta l'ipotesi di una intestazione al santo…

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