Cronaca Trutta

La Cronaca del Trutta - Addenda al secolo XV

Nell’introduzione alla Cronaca di Quattro Secoli di Gianfrancesco Trutta, pubblicata dal prof. Dante B. Marrocco nell’Annuario 1977, a pag. 257 leggiamo:

“I fogli del manoscritto non vanno nell’ordine di cui parla il canonico. Vanno da pag. 1 a 64, e dopo fogli in bianco, da 111 a 314...”

e a pag. 259 troviamo l’avvertenza:

“N. B.: Nel manoscritto la Cronaca occupa da pag. 111 a 314. Nella presente pubblicazione i numeri sono mantenuti fra parentesi quadra. In tal modo si può far riferimento al manoscritto...”.

Il problema è che, seguendo la cronaca stampata, l’ultima pagina che appare relativa al secolo XV è la numero 64 e sull’Annuario seguente (1979) si continua con il secolo XVI iniziando la numerazione non da 65 come ci saremmo aspettati bensì da 146.

Va altresì ricordato che i restanti due secoli (XVII e XVIII), anche se pronti in copia dattiloscritta, non verranno più pubblicati se non di recente sul portale ASMV all’indirizzo http://www.asmvpiedimonte.altervista.org Parte II Medio Volturno / Comuni e territorio / Piedimonte Matese.

Ultimamente, nel riflettere se era il caso di preparare la copia digitale anche dei primi due secoli per renderli in tal modo fruibili agli appassionati di internet mi sono reso conto dell’errore in cui si era incorsi nel momento della pubblicazione.

In effetti nell’annuario 1977 la cronaca non terminava con la fine del secolo XV ma con la fine del laudo o regolamento voluto dal vescovo Angelo Sanfelice nel 1417.

Accertato questo il passo successivo è consistito nel prendere visione delle pagine 111-145 digitalizzarle e riversarle sul nostro sito.

Esortando quindi gli appassionati di storia locale a leggerle, anticipo in questo breve intervento sommariamente i contenuti davvero interessanti che vi troveranno, ossia:

  • i sarcastici giudizi sul nobile prelato e sulla principessa Sveva per le funeste conseguenze dell’atto emanato;
  • i rilievi storici inerenti la regina Giovanna, re Ladislao e, in prosieguo, le battaglie combattute dagli Aragonesi avverso gli Angioini che vedono protagonisti i conti di Fondi Cristoforo e suo figlio Onorato II;
  • lo sfogo verso il papa Callisto III per il Breve emanato nel 1455 a conferma degli statuti del vescovo Sanfelice;
  • la congiura dei baroni;
  • l’adozione nella Real Famiglia d’Aragona di Onorato II;
  • l’importante questione delle mura e del castello di Piedimonte con dettagliati rilievi circa la muraglia di cinta;
  • le bolle di Sisto IV al tempo del vescovo Antonio Moretta;
  • il coinvolgimento dell’arcivescovo di Benevento Corrado e del vescovo di Telese per l’esecuzione delle direttive papali;
  • la cessione al re e la vendita a Diazcarlon delle terre di Alife, S. Angelo Ravecanina, Dragoni etc.;
  • il dolore causato ad Onorato dall’inettitudine dei figli, uno dei quali addirittura coinvolto in una congiura contro il re;
  • la fondazione del Beneficio di S. Maria delle Grazie al monte Cila;
  • la fondazione del Monastero di San Benedetto nel 1380;
  • l’appendice di argomentazione sui presunti falsi editti del vescovo Sanfelice, presentati dai canonici di A.G.P. di Vallata nel 1735 nella causa a Roma.

M. N.