Iscrizione Peligna

MARCO BUONOCORE - PAOLO POCCETTI

UNA NUOVA ISCRIZIONE PELIGNA DEL GRUPPO «AN(A)C(E)TA»

Presentazione

Durante i lavori di costruzione di una casa in località Valle Larga nei pressi del comune di Pettorano sul Gizio (Sulmona) si rivenne nel settembre del 2007 una stele cuspidata rotta in due parti tra loro congruenti. Il pezzo inferiore, non sgrossato e non levigato, era chiaramente destinato ad essere interrato.

Notizia dell’esistenza dell’iscrizione ha iniziato a circolare ben presto ed è stata già oggetto di vari interventi inseriti in vari contesti e con ottiche diverse. Manca, tuttavia, una vera e propria editio princeps. Questa ci dà occasione per una riconsiderazione generale dell’intero dossier documentario.

La stele, in calcare locale, misura cm 94 in altezza, cm 38 in larghezza e cm 21 in spessore. Tali dimensioni, insieme alla forma della stele, si approssimano a quelle di un altro testo affine, sempre da Sulmona (il n. 4 dell’elenco sotto riportato). L’iscrizione si dispone su due linee di scrittura incolonnate che si sviluppano per una lunghezza di 35 cm. La prima linea ha lettere mediamente più alte (circa cm 4) di quelle della seconda linea (circa cm 3,6). Nella seconda parte della seconda linea i caratteri appaiono più compressi (meno distanziati tra loro e tendenzialmente più piccoli) rispetto alla prima parte della stessa linea e alla linea superiore. Questo accorgimento, che risulta evidente anche dal solo confronto tra la realizzazione delle due parole che compongono la linea, è da mettersi in relazione all’esigenza epigrafica di far rientrare il tutto nella stessa linea.

Questo particolare denuncia che il lapicida non ha ben calibrato l’impaginazione del testo sulla pietra. Comunque l’iscrizione è sicuramente completa, anche se le due lettere finali di entrambe le linee cadono proprio sull’estremità del margine. La non perfetta rifilatura del margine destro, che presenta un leggero incavo proprio in prossimità delle linee di scrittura, è probabilmente antecedente alla redazione epigrafica, come mostra appunto il fatto che sono le lettere ad adattarsi ad esso. Altro aspetto di natura più che altro estetica della pietra è l’asimmetria dell’angolo della cuspide, che ha visibilmente i due lati ineguali, circostanza che ha determinato l’innalzamento dello spigolo destro rispetto a quello opposto. Ma, come detto, molto probabilmente, questa procedura antecede l’apposizione della scritta.

Le parole sono separate da interpunti triangolari con la sola eccezione di quelle rispettivamente situate alla fine di ciascuna linea, secondo una consuetudine abbastanza comune... Leggi tutto