Piedimonte d'Alife_veduta

Raffaele Marrocco

PIEDIMONTE D’ALIFE

(In Piedimonte d’Alife, in Campania Felix, 1909, Anno I, n.1, pp. 6-7)

La veduta di sopra è una parte del panorama di Piedimonte, cioè la parte più caratteristica e decorativa insieme dell’intera città.

Graziosa nella sua posizione, e un po’ bizzarramente disposta, la cittadina è circondata tutto intorno da una catena di montagne e collinette sempre verdi, che accrescono nel loro armonico disordine la bellezza naturale del paese.

Una rete di torrentelli e corsi di acqua, su cui primeggia il Torano, vi aggiunge una nota caratteristica e poetica che completa il quadro, dandogli direi quasi, una vera armonia di suoni e di colori.

In qualsiasi posto il forestiere si trova, dentro o nei dintorni del paese, l’occhio si ritrova sempre in contemplazione di un nastro d’argento e luccicante, che serpeggia le pianure, scomparendo, ricomparendo poscia, ingrossato da un altro torrente. E la sorgente di tutta quest’acqua limpida e cristallina, si ammira in una poetica e spaziosa valle, chiusa fra due creste di monti alti e superbi, uscente silenziosa e sempre uguale dai crepacci di alcune rocce.

La veduta è immensamente bella, ed ha tutta la parvenza di un panorama delizioso della Svizzera.

Data la ricchezza naturale delle acque Piedimonte d’Alife fra non molto si distinguerà, oltre che per la parte pittoresca di cittadina pulita ed amena, per le industrie che vi sorgeranno.

Essa già possiede uno stabilimento di prim’ordine per la fabbricazione dei cotoni e delle telerie; un pastificio con moto idraulico; un oleificio a vapore; una fabbrica di carta; un molino municipale, ecc.

La città va sempre più progredendo ed abbellendosi di cose utili. Essa ora possiede un grande e magnifico Edificio Scolastico, che – e lo diciamo con orgoglio – è uno dei più belli se non il primo della Provincia di Terra di Lavoro. Esiste inoltre un’Officina Elettrica per l’illuminazione pubblica e privata; dei lavatoi pubblici che sono di una immensa utilità all’intera popolazione.

Nulla rimane intentato infine perché si progredisca sempre nella civiltà e nel benessere della popolazione.

Peccato che per giungere in Piedimonte il forestiere deve sfidare tutte le noie e la monotonia di un viaggio di circa due ore e mezzo, in una carrozza postale.

Ma... e se diciamo che anche questi viaggi del settecento avranno termine, speriamo, fra non molto, mercé l’opera del rappresentante politico, On. Scorciarini?

Infatti egli spiega molta attività per l’attuazione della ferrovia, la quale oltre a dare un comodo e rapido mezzo di trasporto, riattiverà il commercio, e stringerà legami di maggiori affari fra le popolazioni.