Inscriptiones latinae liberae rei publicae

INSCRIPTIONES LATINAE LIBERAE REI PUBLICAE

Premessa

Dopo la prova del Colloquio su «Epigrafia e Ordine Senatorio» di qualche anno fa, in occasione del quale costituii una sezione aperta su iscrizioni senatorie vecchie e nuove (Tituli, 4, 1982, pp. 591-678), ho pensato che valesse la pena di ripetere l'esperimento in questo Convegno scegliendo come argomento l'epigrafia repubblicana. L'idea di base non è cambiata: cogliere l'occasione di un incontro di studio a tema per sollecitare contributi su quest'ultimo da una cerchia ben più larga di quella, forzatamente limitata, dei relatori: in particolare, trasformare l'occasione in una spinta a presentare in sede unitaria e di ampia risonanza tutta una serie di documenti rilevanti per l'oggetto di studio, altrimenti destinati a restare ancora a lungo inediti ο a vedere la luce in sedi disperse e non sempre facilmente accessibili.

Si può dire che il tema specifico di questa sezione aperta non sia stato necessario cercarlo; in un certo senso si è proposto da sé nella considerazione ed ammirazione di quello che Attilio Degrassi ha saputo fare nell'arco di una vita per l'epigrafia repubblicana, in particolare con le preziose Inscriptiones Latinae liberae rei publicae (1957; 1963), con le Imagines (1965) e, da ultimo, con il monumentale supplemento a CIL, I2, uscito postumo nel 1986, arricchito ed integrato dalle cure di Hans Krummrey.

All'invito lanciato con le circolari organizzative del Convegno hanno risposto dando la loro adesione una ventina di studiosi, per lo più giovani ο giovanissimi, ma anche meno giovani e più esperti. A tutti va il mio ringraziamento più cordiale. Già i Preatti contenevano oltre un centinaio di schede relative ad iscrizioni dell'Italia romana, certamente ο possibilmente repubblicane (il confine è spesso labile ed anche per questo si è deciso di largheggiare, assumendo comunque come punto di riferimento piuttosto il 31 che il 44 a.C). Parecchie altre si sono aggiunte in seguito. Ne sono qui pubblicate complessivamente 154, con numerazione a sé, e si è aggiunta tutta una serie di segnalazioni bibliografiche senza numerazione propria, relative ad epigrafi pubblicate di recente ο anche da più anni, su cui si richiama l'attenzione per un riesame ai fini di un eventuale ulteriore supplemento repubblicano.

Le schede numerate concernono per lo più inediti. Ma in vari casi anch'esse riprendono (o semplicemente segnalano) iscrizioni già note per proporne l'inclusione nel, ο l'esclusione dal, corpus delle repubblicane. Altre volte ancora si è colta la possibilità di controlli autoptici per avanzare nuove proposte di lettura ο interpretazione.

Il materiale urbano è stato fornito dallo schedario per il supplemento a CIL, VI e dal riordino in atto nelle collezioni comunali e statali. Per il resto, le schede e segnalazioni dipendono, ο da fruttuose ricerche epigrafiche, che diversi studiosi vanno conducendo del tutto indipendentemente in varie parti d'Italia, ο da qualche spoglio bibliografico eseguito ad hoc. Nulla di sistematico. Tuttavia, credo, qualcosa di rispondente al proposito di convogliare forze diverse su un progetto comune, unificante, di qualche utilità. Una dimostrazione, anche, di quanto resti ancora da fare, e da apprendere, in questo settore dei nostri studi.

Hans Krummrey, che per la molteplicità dei suoi impegni non poté partecipare al nostro Convegno, ha cortesemente aderito al mio invito di concludere la sezione, esponendo ciò che si sta facendo a Berlino ed ancora si ha in animo di fare per i nuovi indici di CIL, I2 e l'ulteriore aggiornamento di questa raccolta.

Inoltre anch'egli ha fornito in Appendice un ulteriore elenco bibliografico di testi epigrafici da far confluire, con sicurezza ο dopo controllo, nel Corpus delle iscrizioni repubblicane, ribadendo il carattere di «working list» di tutta la sezione. Inutile richiamare l'attenzione sull'importanza di completare e mantenere aggiornata questa lista segnalando al Krummrey qualsiasi omissione ed ogni nuova scoperta e pubblicazione.

Si è detto della giovane ο giovanissima età della maggior parte degli Autori delle schede che seguono. È logico che non abbiano avuto modo di conoscere Attilio Degrassi. E tuttavia credo che ciascuno di essi, sentendo di dovergli qualcosa, abbia partecipato a questo lavoro collettivo anche con la volontà di onorarne la memoria. Che il tributo, loro e nostro, non appaia troppo indegno dell'eccezionale insegnamento di questo Maestro.

Silvio Panciera

Prendi visione di alcuni stralci relativi al nostro autore