Canestrari

Antologia del Medio Volturno, vol. II, 1983

p.39

Antonio De Sisto è preside della scuola media di Sant'Angelo.

Sul nostro annuario appare la sua disposizione alla storia, qui, sulla nostra antologia la sua vena poetica.

Benedetto Croce non riconobbe le antiche partizioni della poesia in epica, drammatica e lirica e, qualunque fosse l'argomento del canto, la disse sempre lirica. Ne abbiamo la prova in Volturno. Non c'è Arcadia serena e irreale, ma una commozione che trasforma in lirismo fatti della Geologia e della Storia.

In Canestrari l'epica sembra cedere alla poesia delle piccole cose. Invece anche qui, quel tempo che domina nel verso di Antonio de Sisto, trasforma umili lavoratori in forme statuarie, curve, senza sorriso, sotto la fatica.

p. 45

CANESTRARI

Sul vecchio «Tróne»1 siedono per terra

mature donne e rudi uomini anziani:

guidano con le loro esperte mani

i vinci nell'ordito che si serra.

Han volti asciutti, incisi dalla guerra

del tempo faticoso, e corpi sani;

l'atteggiamento è senza gesti inani;

raro il parlar dal labbro si disserra.

Ed escon dalle loro agili dita,

sulla scia del tempo, i bei canestri,

che fan pensare all'epoche passate.

Quando l'arti dell'uomo appena nate,

fiorenti lungo i fiumi ampi e silvestri,

rendevano più facile la vita.

Note:

1 Antico quartiere di Raviscanina