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Antonio Marcello Villucci

SCULTURE D’ETA’ ROMANA DAL TERRITORIO DI “ALLIFAE”

(In AA. VV. “Il Territorio Alifano – Archeologia, Arte, Storia”, 1990, pp. 159-160)

Blocco di fregio con protome bovina e festoni.

Pietra calcarea; h. cm. 56; l. cm. 162; spess. cm 29.

Superficie molto corrosa; scheggiature.

Provenienza: Raviscanina, da un fondo nei pressi di località “Ceraso” (1925). Si conserva presso l’abitazione del sig. Apuzzo Salvatore, in via Ceraso, Raviscanina.

Il blocco, che ha un andamento leggermente convesso, è incorniciato da listelli lisci. La decorazione del fregio è costituita da una protome bovina da cui prendono ghirlande. La testa taurina, resa grossolanamente, presenta muso appiattito, orecchie in fuori, due bende. Delle ghirlande, assicurate in modo non visibile dietro la protome, s’intravedono, nonostante le condizioni estremamente precarie della decorazione, foglie e frutti.

Il tipo di protome bovina, adottato dal tardo ellenismo italico per la decorazione architettonica, trova confronti, per l’elementare semplificazione dell’immagine, in analoghi esemplari di Raviscanina (cfr. scheda n. 13).

Rincontri validi per la tipologia della decorazione con ghirlande e testa taurina provengono da un fregio di Sessa Aurunca della metà del I sec. a.C.

Il blocco, per luogo di ritrovamento (fu rinvenuto nel tratto della via Latina compreso tra Raviscanina e S. Angelo d’Alife) è da attribuire ad un edificio funerario; d’altro canto lo stesso soggetto del fregio ben si addice a monumenti sepolcrali; esso è da ascrivere, cronologicamente, agli ultimi decenni del I sec. a.C.

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