Sorgente Fontana
Nicola Mancini
GLI ACQUEDOTTI
(in Raviscanina – Ricerche storiche, 1998 pp.19-20)
Altra importante opera del periodo romano è in località Sciumarato, in territorio di S. Angelo, dove si trova una fontana molto antica, ricavata da un acquedotto, che, iniziando poco a valle della Grotta di S. Michele, portava l’acqua verso il Volturno, dove dovevano essere delle abitazioni. Lo stesso si fece a Raviscanina, in epoca immemorabile, dove la parte iniziale di un acquedotto romano fu trasformata in fontana pubblica. Il percorso di quest’opera si riconosce seguendo gli spiracula, ancora visibili sotto forma di piccoli pozzi, i quali assumono, ora, un nuovo e più preciso significato.
Infatti il cunicolo sotterraneo, iniziando dal fondo De Sisto, al centro dell’abitato di Raviscanina, scende verso sud-ovest, segnalandosi con due spiracula: uno dietro l’odierna fontana pubblica, oggi adibito a cisterna, l’altro detto Il Pozzillo, da qualche anno scomparso sotto la terra. Entrato in proprietà De Cristofano, l’acquedotto punta ad occidente per evitare una pendenza che avrebbe aumentato eccessivamente la velocità dell’acqua. Quindi, con ampia curva ai piedi del Tuoro, volge a sud-est, per poi piegare, nel fondo Petrucci, nuovamente a sud-ovest.
Attualmente, in zona detta Le Furmi, il cunicolo è ben visibile, perché una piccola frana lo ha messo allo scoperto. È stato poi intercettato più a valle, in proprietà Natale, mentre si procedeva all’impianto di un uliveto. Da qui ne scompare ogni traccia, ma, più di tutto, mancano rovine e ruderi a segnalarci le abitazioni servite dall’acquedotto.