Cognome in età repubblicana

HEIKKI SOLIN

SUL CONSOLIDARSI DEL COGNOME NELL'ETÀ REPUBBLICANA AL DI FUORI DELLA CLASSE SENATORIA E DEI LIBERTI

in «Epigrafia - Actese du colloque international d'épigraphie latin en mémoire de Attilio Degrassi pour le centenaire de sa naissance»

Actes de colloque de Rome (27-28 mai 1988), Roma 1991, pp. 153-187

II cognome è l'ultima delle componenti del nome romano. Caratteristica principale di questo viene normalmente considerata la forte differenza sociale che si registra nel suo uso, in stridente contrasto con il gentilizio, in quanto il cognome fu per lungo tempo privilegio dell'aristocrazia romana e si diffuse soltanto molto più tardi nella grande massa della popolazione ingenua, per di più in una funzione totalmente differente, in quanto i cognomi della plebe romana furono, appena entrati nell'uso, quasi esclusivamente nomi personali, mentre i cognomi dell'aristocrazia divennero presto ereditari. In questo contributo non è nostra intenzione fare la storia della fase più antica del cognome romano e tentare una spiegazione della sua genesi. La nascita del cognome sembra - almeno dal punto di vista morfologico - un fenomeno interno romano, tanto diverso è per es. dal cognome etrusco; in ogni caso l'usus etrusco non sembra abbia influenzato notevolmente la formazione del cognome latino. Non conosciamo ancora molto bene, in quali circostanze i cognomi vennero in uso a Roma e quali furono le forze motrici nella loro genesi. Tuttavia sembra che gli alti funzionari dello stato romano abbiano portato spesso sin dall'inizio della repubblica dei cognomi, e una buona parte dei più antichi cognomi tramandati per il patriziato romano rappresenterà patrimonio onomastico autentico...

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