l Palco (poesie nude)

Lelio De Sisto

Il Palco (poesie nude)

2005

IL PALCO

Agitarsi di mani;

smorfie di dissenso

su volti di circostanza;

voci concitate dirette a

nessuno; folle oceaniche

senza traguardi.

Il tutto partorito da un unico

padrone: il palco.

Un tempo usato per immolarvi

presunti colpevoli di turno;

oggi, invece, falso piedistallo

dei nuovi tiranni che, abili

manipolatori della parola,

colpiscono sempre nel segno,

sventolando sotto il naso della

gente prediche o canzoni firmate

in nome della libertà.

Di una falsa libertà.

Quella vera, infatti, timorosa

di mostrarsi alla platea, si libera

dalle catene solo quando è convinta

di non avere nessuno di fronte

Orizzonte

Gli anni non mi hanno

chiuso gli occhi, continuo

ancora a guardare oltre

l’orizzonte.

E mentre fisso la linea

che lo divide dal cielo,

mi accorgo che il faro

non c’è più, scomparso

come le barche che una

volta vedevo di lontano.

Ma il vento con cessa di

spirare e continua ancora

a far l’amore con il mare

e a disegnarvi sopra buffi

pupazzi d’aria.

Vento

L'aria soffia le parole

appena spuntano

da dove son nascoste

mandandole in giro

a recuperare il loro

senso perduto.

Poi le fa salire in cielo,

dove rendono omaggio

a quelle già archiviate

dal tempo, ed insieme

attendono di diventare

futuro.