Mireris Elegantiam Litterarum

MIRERIS ELEGANTIAM LITTERARUM IN TITULIS PARVI OPPIDI A ROMA LONGIUS SITI.

FORME GRAFICHE NELL’ABRUZZO ROMANO TRA FINE REPUBBLICA ED INIZIO IMPERO

Attilio Degrassi, e mi piace ricordare il suo nome accanto a quello di Giancarlo Susini sempre evocato in queste giornate, giustamente aveva richiamato l’attenzione sulla elegantia litterarum veicolata da una nutrita serie di iscrizioni peligne ma redatte con lettere mutuate dall’alfabeto latino, quasi tutte sepolcrali, provenienti da Corfinium, un centro distante da Roma all’interno della Conca Peligna, che, quantunque l’illustre studioso avesse qualificato parvum oppidum, le ricerche di questi ultimi trent’anni hanno consentito di recuperare in tutta la sua importanza storico-archeologica (ad oggi possiamo disporre di circa 400 iscrizioni). La medesima elegantia litterarum si constata per la documentazione epigrafica della limitrofa Sulmo, anch’esso municipio della Conca Peligna. Sono testi incisi su supporto quasi sempre a sviluppo orizzontale (genericamente definito plinto), molti dei quali ben noti ai linguisti, a motivo della presenza in numerosi casi della espressione composta dai due elementi lessicali anaceta Cerria (e varianti), che la dottrina ha voluto interpretare o come sacerdos Cereris/Cereria/ Cerealis, tesi già avanzata oltre un secolo fa da Franz Bücheler ed ora fortemente sponsorizzata da Paolo Poccetti con cui concorda Giovanni Rocca… Leggi tutto