Formello_iscrizione cristiana
Riassunto
La località “Selva Piana”, a circa 3 km a SE dal paese di Formello (RM), alle pendici meridionali di Monte Aguzzo, in epoca etrusca e romana era attraversata da una serie di strade che collegavano le città di Veio e di Capena. Le evidenze archeologiche già note attestano la frequentazione in quest’area dell’ager veietanus dall’età etrusca fino al III sec. d.C. La scoperta di un frammento di un’iscrizione cristiana già parzialmente nota dal 1979 ci permette ora di ricostruire l’intero testo, risalente all’inoltrato V secolo d.C., e ci consente di affermare che l’area ha ospitato lo sviluppo di una comunità cristiana rurale tra il quarto e il quinto secolo, anche con un interessante caso di riutilizzo di una decorazione architettonica pagana del I sec. d.C.
Abstract
The area called “Selva Piana”, circa 3 km SE from the town of Formello (Rome), at the southern slopings of Monte Aguzzo, in Etruscan and Roman times was crossed by a series of roads connecting the cities of Veii and Capena. Archaeological remains so far known show evidence for human frequentation in this area of the ager veientanus from Etruscan times up to the 3rd cent. AD. The discovery of a fragment of a Christian inscription, already partially known since 1979, allows the reconstruction of the entire text, to be dated in the advanced 5th cent. AD, suggesting that the area hosted the development of a rural Christian comunity between the 4th and 5th centuries, also with an interesting case of reuse of a pagan architectonic decoration of the 1st cent. AD.
Introduzione
Nel luglio del 2013 un cittadino del comune di Sacrofano (RM) consegnò al Museo dell’Agro Veientano una serie di materiali archeologici, per la maggior parte provenienti dal territorio comunale di Formello (RM). Il reperto che subito ha suscitato maggiore interesse è stato una lastra di marmo bianco, rotta in tre frammenti, con un’iscrizione cristiana, inv. MAV 1763, oggetto di questo contributo (fig. 1).
Dalla stessa località FormelloSelva Piana sono stati riportati alla luce una lastra marmorea decorata a rilievo di età romana, n. inv. MAV 1765 (fig. 2), con tracce di un successivo riutilizzo, e due frammenti di manico in bronzo, n. inv. MAV 1766.
Alla memoria sono tornate alcune immagini simili: nell’archivio fotografico della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Etruria Meridionale si conservano alcune foto scattate nel giugno 1977 di reperti provenienti da Selva Piana (figg. 3 e 4). L’iscrizione si poteva ricomporre e l’indagine ampliare. Da questo punto ha avuto inizio la nostra ricerca, che vuole offrire un inquadramento della località Selva Piana, finora poco conosciuta (Michele Damiani), tentare una prima lettura dal punto di vista archeologico dei reperti (Iefke van Kampen) e presentare nella sua forma completa l’iscrizione “ritrovata” (Marco Buonocore).
IEFKE VAN KAMPEN